31 Agosto 2023 - 20:30:49

di Tommaso Cotellessa

Riceviamo e pubblichiamo la nota del Partito Democratico dell’Aquila sul distacco di un pezzo del puntellamento che sorregge Palazzo Carli, nel centro storico del capoluogo abruzzese.

Apprendiamo con sconcerto che, nei giorni scorsi, si è staccato un pezzo di puntellamento da Palazzo Carli che ha danneggiato seriamente un’automobile parcheggiata sotto l’edificio. Per fortuna, non ci sono stati feriti: tuttavia, una cittadina ha raccontato sui social che la parte di puntellamento sarebbe venuta giù “ad un metro” da lei.

Constatiamo ogni giorno che la retorica della rinascita non lascia spazio alla dovuta attenzione alla incolumità dei cittadini. Fuori dall’asse centrale del centro storico, lontano dalle luci degli eventi, piazze e strade restano ancora al buio, in alcuni casi soffocate dalle erbacce o, peggio, da residui di macerie, tra puntellamenti che necessiterebbero di manutenzione, cantieri e auto parcheggiate alla rinfusa.

In pochi ricordano, oramai, che alcune porzioni di centro storico sono ancora ‘zona rossa’: basterebbe scaricare dal sito del Comune la mappa allegata all’ultima ordinanza di riperimetrazione, datata 1° agosto 2023, per constatare quante siano, ancora oggi, le zone rosse in città.

E qui sta il punto: l’area dinanzi Palazzo Carli, e tutt’intorno all’edificio, compreso il tratto di via Roma che scende da piazza Santa Margherita, è ‘zona rossa’; eppure, fino a ieri l’area era fruibile, percorsa regolarmente da pedoni e automobili, tant’è vero che la piazza sotto il palazzo è diventata uno dei tanti parcheggi di fortuna del centro storico.

Come detto, una delle automobili parcheggiate è stata seriamente danneggiata dal pezzo di puntellamento staccatosi da palazzo Carli; ci chiediamo: che cosa sarebbe accaduto se sotto il palazzo, in quel momento, si fossero ritrovate delle persone?

Ricordiamo al sindaco dell’Aquila che suo compito sarebbe amministrare la città, e tra i compiti che spettano ad una amministrazione vi è la cura della sicurezza dei cittadini – all’Aquila più che altrove – prioritaria rispetto alla propaganda politica.

Come è possibile che una ‘zona rossa’ fosse regolarmente fruibile e attraversabile? Quante altre ‘zone rosse’ sono aperte a cittadine e cittadini? Chi controlla? E qual è lo stato dei puntellamenti, e degli edifici puntellati, in centro storico? Sono domande cui bisognerebbe rispondere immediatamente, dopo ciò che è accaduto nelle ore scorse.

Bisogna altresì chiedersi come mai la ricostruzione, ed in particolare quella dell’edilizia pubblica, non sia ancora partita in molte zone del centro storico. Purtroppo, l’amministrazione presta attenzione esclusivamente all’asse centrale: basta andare un po’ più in là, verso la periferia che, evidentemente, inizia dal centro storico, per trovare abbandono e incuria, una L’Aquila non ancora ricostruita, pericolosa e inaccessibile.