27 Giugno 2025 - 16:20:51

di Redazione

A sedici anni dal sisma, l’Aquila torna al centro del dibattito nazionale e internazionale sulla gestione delle emergenze. La Scuola Internazionale Etica & Sicurezza (SIES), diretta da Paola Guerra, sceglie ancora una volta la città abruzzese per promuovere un modello che unisce prevenzione, resilienza e cultura della sicurezza, dei rischi e delle emergenze, affermandosi come best practice a livello mondiale.

La tre giorni di seminari, workshop, tavole rotonde e confronti si terrà all’Aquila alla presenza delle istituzioni e di alcuni manager ai vertici della sicurezza di alcune delle più importanti aziende italiane e internazionali. Alla cerimonia di apertura saranno presenti L’Assessore del Comune dell’Aquila con delega alla Protezione Civile Fabrizio Taranta, la Presidenza di ASIS International Chapter Italy, la Presidenza e il Consiglio Direttivo di Psicologi per i Popoli Toscana.

Elemento distintivo dell’edizione 2025 sarà infine la presentazione di un modello innovativo di “Crisis Management Transformativo“, che oltre alla gestione immediata dell’evento critico, include l’analisi della crescita post-traumatica organizzativa: un cambio di prospettiva che riconosce nella crisi non solo una minaccia, ma anche una possibile occasione di evoluzione per persone, team e sistemi. Questo modello, proposto dalla Scuola Internazionale Etica & Sicurezza, è stato presentato a centri studi, università ed esperti a livello europeo: un passo in avanti che colloca l’Italia al centro dello scenario internazionale della gestione delle emergenze.

È proprio dall’Aquila che, nel 2009,Guerra ha intrapreso il suo percorso, all’indomani del tragico terremoto che colpì la città. Da quell’esperienza di aiuto, sostegno e ricostruzione prese forma la Scuola Internazionale Etica & Sicurezza: un centro di studi e consulenza specializzato nei temi della Sicurezza, della Resilienza e dello Sviluppo Umano. L’obiettivo era chiaro fin dall’inizio: trasferire le metodologie e le procedure delle grandi emergenze in tutti gli ambiti della sicurezza, pubblica e privata. Proprio da quella catastrofe, Paola Guerra maturò una visione innovativa: intuì che i processi che regolano le emergenze, le crisi ambientali e sociali, e più in generale gli eventi critici, potevano costituire un modello unico e trasversale per affrontare le sfide della sicurezza. Da qui, la nascita del primo centro studi italiano interamente dedicato a questo approccio integrato.

Il 1° luglio l’evento si aprirà a Villa Giulia alle ore 14.30 con una simulazione tabletop dinamica ad alta complessità: oltre 40 professionisti e manager, allievi del Corso di Alta Formazione 2025, saranno coinvolti in uno scenario esercitativo per mettere alla prova capacità decisionali, comunicazione, cooperazione, coordinamento e gestione dello stress.

I giorni 2 e 3 luglio, presso l’Università degli Studi dell’Aquila, saranno dedicati a casi reali e buone pratiche condivise da aziende e istituzioni che hanno affrontato emergenze internazionali. Oltre alle testimonianze sul campo, ampio spazio sarà riservato all’innovazione tecnologica: dalla mappatura in tempo reale di disastri naturali, incendi e alluvioni, all’uso integrato di droni, dati satellitari, social media e sensori, fino alle tecnologie di mass notification e all’intelligenza artificiale applicata alla prevenzione e gestione delle emergenze.

Nel pomeriggio del 2 luglio, sempre presso l’Università degli Studi dell’Aquila, focus speciale sulla psicologia dell’emergenza: esperti e operatori analizzeranno il ruolo cruciale del supporto umano nei disastri collettivi e aziendali, ricordando che affrontare una crisi significa anche prendersi cura delle persone coinvolte.

Oggi Paola Guerra, a quindici anni dalla fondazione della Scuola Internazionale Etica & Sicurezza, ha formato oltre 1300 professionisti della sicurezza e conta su un team di 200 docenti specializzati in tutte le aree della sicurezza, dei rischi e dell’emergenza.

«Dall’Aquila ho imparato che ogni crisi, per quanto devastante, può diventare un’opportunità di rinascita e consapevolezza. È da lì che è nata l’idea di un centro studi capace di trasformare l’emergenza in un sapere condiviso.” commenta Paola Guerra “Oggi la sicurezza non si può affrontare con risposte semplici: servono conoscenze integrate, tecnologie evolute e un approccio in grado di cogliere la complessità. È questa la sfida che ci poniamo ogni giorno e che portiamo all’Aquila, ed è il cuore del nostro lavoro»