01 Luglio 2025 - 11:36:18

di Martina Colabianchi

Il mese scorso è stato quello dell’inversione di rotta per il mercato dei mutui: dopo oltre due anni i finanziamenti a tasso variabile sono tornati a essere più convenienti di quelli a tasso fisso. Con leggero anticipo rispetto alle previsioni si torna a un riequilibrio delle due tipologie di tasso, situazione che è sempre stata “la regola” per il mercato dei mutui.

Secondo i dati dell’Osservatorio di MutuiOnline.it, a seguito dell’ultimo taglio dei tassi operato dalla Bce il 5 giugno il TAN medio dei mutui a tasso variabile è sceso dal valore del 2,83% registrato a maggio al 2,62% attuale, con le migliori offerte che dal 2,40% sono passate al 2,26%. Piccolo rialzo, invece, per i finanziamenti a tasso fisso, con il TAN medio che dal 2,99% del mese scorso si attesta ora al 3,03%, mentre le soluzioni più convenienti passano dal 2,43% al 2,49%.

Se il tasso variabile risulta oggi più conveniente, la stragrande maggioranza dei consumatori in Abruzzo continua a preferire la sicurezza del tasso fisso, che assorbe il 97,7% del totale delle richieste nel secondo trimestre dell’anno, dato in leggera flessione rispetto al trimestre precedente quando era al 99,7% del mix. L’ultimo taglio da parte della Bce, tuttavia, non ha ancora avuto effetti visibili sui dati relativi al tipo di tasso scelto, che risentiranno della decisione di Francoforte a partire dai prossimi mesi. Per quanto riguarda il tasso variabile, complice il deciso calo del TAN medio rispetto a inizio anno le richieste per questa tipologia di finanziamento nella regione sono aumentate, passando dallo 0,3% del totale nello scorso trimestre all’2,3% di quello in corso.

Per quanto riguarda le finalità di finanziamento, in Abruzzo nel secondo trimestre del 2025 oltre la metà delle richieste (66,3% del totale) sono dirette verso l’acquisto della prima casa, mentre la surroga assorbe il 20,5% del mix delle domande. Seguono più staccate tra le finalità di finanziamento l’acquisto della seconda casa, al 6,5% del totale, il consolidamento (3,4%) e la ristrutturazione (3,3%).

Leggero aumento per l’importo medio richiesto nella regione rispetto al primo trimestre dell’anno, con il dato che dai 117.700 € sale a 120.500 € nel secondo, mentre il valore medio degli immobili rimane stabile attorno ai 186.500 €. La durata dei finanziamenti in Abruzzo scende leggermente questo trimestre, attestandosi a 24 anni e 2 mesi in media contro i 24 anni e 4 mesi del periodo gennaio-marzo, mentre rimane stabile l’età media dei richiedenti, che è di 40 anni e 5 mesi.

Scendendo nel dettaglio delle singole province, nel secondo trimestre del 2025 Pescara è la provincia dove gli immobili sono più cari di tutto l’Abruzzo (oltre 210.000 € in media) e dove l’importo medio richiesto da chi vuole accendere un mutuo è maggiore (poco meno di 134.000 €). La provincia dove si chiede meno capitale alla banca è Chieti (110.211 € in media) mentre il valore medio degli immobili più basso si regista a L’Aquila, dove il dato è di 165.964 €. Nella medesima provincia la durata dei mutui richiesti è la più alta di tutta la regione, con 24 anni e 7 mesi in media, mentre in quella di Teramo si registrano i più brevi, con un dato medio di 22 anni e 3 mesi. Infine, i richiedenti più giovani sono quelli che si trovano nella provincia de L’Aquila (39 anni e 5 mesi), mentre l’età media più alta si regista a Teramo (42 anni).