02 Luglio 2025 - 19:22:20

di Martina Colabianchi

I rappresentanti dell’Aura dell’Aquila, azienda che opera nel settore del trattamento e del recupero del materiale Raee e cavi elettrici, hanno rifiutato di partecipare al tavolo tecnico in Regione Abruzzo chiesto dalle organizzazioni sindacali.

Circa 70 lavoratori dell’azienda sono in regime di cassa integrazione a rotazione da quasi 1 anno, come hanno denunciato nei mesi scorsi i sindacati Fim, Fiom e Uilm L’Aquila.

Le motivazioni dell’azienda starebbero nell’avvenuto «superamento in via bonaria, ad oggi, delle problematiche in essere con il Tecnopolo, di conseguenza, al venir meno delle preoccupazioni sollevate dalle OO.SS» e nell’aver dato adeguato riscontro alle preoccupazioni avanzate.

Ma le associazioni sindacali ritengono decisamente negativa la non partecipazione dell’azienda al tavolo regionale, avrebbe seguito domani quello già convocato lo scorso 27 giugno dall’assessore alle Attività produttive Tiziana Magnacca per la presentazione del nuovo piano industriale.

«I proclami di stato di agitazione, ritenuti del tutto infondati, sono frutto della lettura del “piano industriale” presentatoci e delle dichiarazioni esplicite fatte alle OO.SS. e alla RSU riguardo un chiaro ed importante problema di esuberi – spiegano i sindacati -. Bene ha fatto la Regione Abruzzo a rinviare l’incontro invitando l’azienda a comunicare una o più date di disponibilità al fine di poter riprogrammare l’incontro in sede istituzionale e, in tale sede, a voler presentare il nuovo Piano Industriale in modo particolare sulla ripresa industriale e sul mantenimento dei livelli occupazionali».

«Bene è stato fatto oggi nella Conferenza dei Capigruppo del Comune dell’Aquila, dove, – proseguono – unitariamente, le forze politiche hanno fatto un documento di vicinanza e per tramite del presidente del Consiglio comunale solleciteranno il Prefetto, già attivato dalla scriventi rispetto al problema, per la convocazione delle parti al fine di un approfondimento».

«Riguardo le “dichiarazione di un membro delle OO.SS., un soggetto che non è minimamente a conoscenza delle dinamiche interne della Aura S.p.A” , le OO.SS. non solo intendono ribadire la loro l’unitarietà e quella delle lavoratrici e dei lavoratori, ma anche la loro conoscenza delle dinamiche e la storia della società AURA prima ACCORD PHOENIX avendo a cuore il progetto industriale per il bene della comunità. Disponibili sempre al confronto», concludono.

Santangelo: «Dalla parte dei lavoratori, non possiamo permettere un esubero così alto»

«La nostra città non può permettersi un’emorragia così elevata di posti di lavoro, pari – secondo quanto si è appreso – al 50% dei costi del personale. Per quanto nelle proprie possibilità, la Municipalità dell’Aquila sarà dalla parte di chi difende l’occupazione di decine di maestranze”».

E’ quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale dell’Aquila, Roberto Santangelo, a margine della conferenza dei capigruppo che si è tenuta nel pomeriggio di ieri a palazzo Margherita sulla crisi dello stabilimento ex Aura del tecnopolo del capoluogo abruzzese.

«I rappresentanti sindacali che hanno risposto al nostro invito – ha proseguito Santangelo – hanno spiegato con molta chiarezza la situazione di estrema difficoltà degli addetti dell’azienda in questione. La Regione Abruzzo, che ha una titolarità più specifica in materia di lavoro, riconvocherà il tavolo con il managment aziendale, invitato, ma non presente ieri alla conferenza dei capigruppo del comune dell’Aquila. Dal canto nostro, nella prossima seduta del Consiglio comunale verrà approvato un ordine del giorno a sostegno dei lavoratori, ieri elaborato e condiviso da tutti i capogruppo, maggioranza e opposizione, a conferma di quanto questa situazione stia particolarmente a cuore di tutta la politica cittadina, e ci adopereremo presso tutte le sedi istituzionali competenti, come hanno ben percepito i sindacati, affinché decine di famiglie aquilane non debbano affrontare l’incubo della perdita del posto di lavoro».