Città medie – Manfredi: “Un ruolo strategico per la pianificazione territoriale di area vasta”
03 Luglio 2025 - 09:18:25
Il presidente Anci all’incontro dell’Aquila con il ministro per le
Politiche di coesione Tommaso Foti. Gli interventi dei sindaci Pierluigi
Biondi (L’Aquila) e Giacomo Possamai (Vicenza)
“Nell’agenda istituzionale di Anci le città medie hanno un rilievo
significativo, una funzione strategica: sono indispensabili per creare
una connessione molto stretta tra l’area vasta e le altre aree di
influenza territoriale che ruotano intorno al Comune capoluogo”. Lo ha
detto il presidente dell’Anci Gaetano Manfredi, intervenendo in
streaming all’incontro ‘I Comuni e la sfida del governo di area vasta’
all’Aquila, a cui ha partecipato il ministro per gli Affari europei, il
Pnrr e le Politiche di coesione Tommaso Foti. L’appuntamento, che segue
quello di Torino dello scorso 17 aprile, dove è stata presentata
l’Agenda dei Comuni e delle Città per la Coesione, è servito ad
approfondire il ruolo dei Comuni come hub di servizi e di sviluppo per
le aree vaste e le aree funzionali.
“Dobbiamo individuare politiche mirate per rafforzare un legame molto
stretto che esiste già in molti settori, come la mobilità, i servizi
sociali o quelli ambientali”, ha aggiunto Manfredi. “Già esistono
strumenti di pianificazione ed un’esperienza simile è già stata
realizzata con i progetti del Pnrr, nel settore dei piani urbani
integrati. Come Anci stiamo lavorando ad un’agenda delle città medie,
guardando sia alle possibili riforme che le aiutino ad esercitare il
loro ruolo di collegamento rispetto agli altri territori, che la loro
funzione come aggregatore di pianificazione per i piccoli Comuni”.
Il ministro Tommaso Foti ha ricordato che “le città medie sono
strategiche per lo sviluppo della Nazione. Rappresentano contesti in cui
la qualità della vita è nettamente superiore alla media nazionale e,
oggi più che mai, offrono l’opportunità di esercitare un nuovo
protagonismo su scala di area vasta. Sono infatti quei centri capaci di
connettere territori e di colmare il vuoto lasciato dalle competenze
sottratte alle Province, assumendo un ruolo centrale nella
pianificazione e nella governance locale”.
Il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi ha evidenziato come “le città
medie rappresentano l’asse portante del sistema Paese e devono tornare a
essere protagoniste delle politiche di coesione, riconosciute per il
ruolo che svolgono nel tenere insieme territori diversi e spesso
complessi. Solo rafforzando la loro funzione strategica – ha aggiunto –
potremo garantire servizi, opportunità e futuro anche ai piccoli comuni
e alle aree più fragili, contrastando lo spopolamento e riducendo i
divari. Serve una governance multilivello chiara, che riconosca ai
Comuni il compito di attuare le politiche pubbliche, non solo di
eseguire direttive. Dall’Aquila, Capitale italiana della Cultura 2026,
rilanciamo un messaggio forte e unitario: costruire coesione significa
ascoltare i territori, coinvolgerli, valorizzarli”, ha concluso Biondi.
“I capoluoghi devono poter svolgere un ruolo centrale nella governance
dell’area vasta, diventando punti di riferimento per i territori
contermini anche nell’accesso diretto ai fondi europei – commenta il
sindaco di Vicenza e coordinatore della consulta Comuni capoluogo Anci,
Giacomo Possamai, intervenendo all’incontro con il ministro per gli
affari europei Tommaso Foti. Una richiesta che non vuole creare
contrapposizioni, ma riconoscere il ruolo operativo e di prossimità che
i Comuni capoluogo possono esercitare. In questo quadro – ha aggiunto
Possamai – una delle grandi emergenze è la questione abitativa, che per
molte città, anche di medie dimensioni, rappresenta un vero dramma. Per
questo abbiamo proposto che una quota rilevante delle risorse europee
venga
destinata prioritariamente a fronteggiare questa esigenza concreta,
affinché le Politiche di Coesione siano davvero uno strumento vicino ai
bisogni delle persone”.
All’incontro sono intervenuti tra gli altri i sindaci: Marco Fioravanti
(Ascoli Piceno), Daniele Silvetti (Ancona), Maria Luisa Forte
(Campobasso) e Domenico Carbone (San Costanzo).
Politiche di coesione Tommaso Foti. Gli interventi dei sindaci Pierluigi
Biondi (L’Aquila) e Giacomo Possamai (Vicenza)
“Nell’agenda istituzionale di Anci le città medie hanno un rilievo
significativo, una funzione strategica: sono indispensabili per creare
una connessione molto stretta tra l’area vasta e le altre aree di
influenza territoriale che ruotano intorno al Comune capoluogo”. Lo ha
detto il presidente dell’Anci Gaetano Manfredi, intervenendo in
streaming all’incontro ‘I Comuni e la sfida del governo di area vasta’
all’Aquila, a cui ha partecipato il ministro per gli Affari europei, il
Pnrr e le Politiche di coesione Tommaso Foti. L’appuntamento, che segue
quello di Torino dello scorso 17 aprile, dove è stata presentata
l’Agenda dei Comuni e delle Città per la Coesione, è servito ad
approfondire il ruolo dei Comuni come hub di servizi e di sviluppo per
le aree vaste e le aree funzionali.
“Dobbiamo individuare politiche mirate per rafforzare un legame molto
stretto che esiste già in molti settori, come la mobilità, i servizi
sociali o quelli ambientali”, ha aggiunto Manfredi. “Già esistono
strumenti di pianificazione ed un’esperienza simile è già stata
realizzata con i progetti del Pnrr, nel settore dei piani urbani
integrati. Come Anci stiamo lavorando ad un’agenda delle città medie,
guardando sia alle possibili riforme che le aiutino ad esercitare il
loro ruolo di collegamento rispetto agli altri territori, che la loro
funzione come aggregatore di pianificazione per i piccoli Comuni”.
Il ministro Tommaso Foti ha ricordato che “le città medie sono
strategiche per lo sviluppo della Nazione. Rappresentano contesti in cui
la qualità della vita è nettamente superiore alla media nazionale e,
oggi più che mai, offrono l’opportunità di esercitare un nuovo
protagonismo su scala di area vasta. Sono infatti quei centri capaci di
connettere territori e di colmare il vuoto lasciato dalle competenze
sottratte alle Province, assumendo un ruolo centrale nella
pianificazione e nella governance locale”.
Il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi ha evidenziato come “le città
medie rappresentano l’asse portante del sistema Paese e devono tornare a
essere protagoniste delle politiche di coesione, riconosciute per il
ruolo che svolgono nel tenere insieme territori diversi e spesso
complessi. Solo rafforzando la loro funzione strategica – ha aggiunto –
potremo garantire servizi, opportunità e futuro anche ai piccoli comuni
e alle aree più fragili, contrastando lo spopolamento e riducendo i
divari. Serve una governance multilivello chiara, che riconosca ai
Comuni il compito di attuare le politiche pubbliche, non solo di
eseguire direttive. Dall’Aquila, Capitale italiana della Cultura 2026,
rilanciamo un messaggio forte e unitario: costruire coesione significa
ascoltare i territori, coinvolgerli, valorizzarli”, ha concluso Biondi.
“I capoluoghi devono poter svolgere un ruolo centrale nella governance
dell’area vasta, diventando punti di riferimento per i territori
contermini anche nell’accesso diretto ai fondi europei – commenta il
sindaco di Vicenza e coordinatore della consulta Comuni capoluogo Anci,
Giacomo Possamai, intervenendo all’incontro con il ministro per gli
affari europei Tommaso Foti. Una richiesta che non vuole creare
contrapposizioni, ma riconoscere il ruolo operativo e di prossimità che
i Comuni capoluogo possono esercitare. In questo quadro – ha aggiunto
Possamai – una delle grandi emergenze è la questione abitativa, che per
molte città, anche di medie dimensioni, rappresenta un vero dramma. Per
questo abbiamo proposto che una quota rilevante delle risorse europee
venga
destinata prioritariamente a fronteggiare questa esigenza concreta,
affinché le Politiche di Coesione siano davvero uno strumento vicino ai
bisogni delle persone”.
All’incontro sono intervenuti tra gli altri i sindaci: Marco Fioravanti
(Ascoli Piceno), Daniele Silvetti (Ancona), Maria Luisa Forte
(Campobasso) e Domenico Carbone (San Costanzo).