03 Luglio 2025 - 13:22:33
di Tommaso Cotellessa
Dopo il Comune di Pescara anche il Comune di Bussi Sul Tirino (PE) si vede scosso da un ricorso presentato al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) dell’Abruzzo, che potrebbe mettere in discussione la regolarità dell’ultima tornata elettorale.
A presentare il ricorso è stata che la lista civica Rianimiamo Bussi allarmata dal rinvenimento, durante le operazione di smontaggio dei seggi, di una scheda elettorale già votata e autenticata, mai conteggiata e non emersa durante lo scrutinio ufficiale.
La scoperta ha spinto i rappresentanti della lista civica ad avviare un contenzioso elettorale, sollevando dubbi sulla trasparenza e la correttezza dell’intero processo elettorale.
«Il ritrovamento di una scheda votata a seggi chiusi – afferma la lista in una nota – rappresenta una circostanza inquietante, che potrebbe celare un meccanismo irregolare di fuoruscita di schede autenticate dai seggi».
Se la vicenda dovesse essere confermata in sede giudiziaria, sottolineano i ricorrenti, potrebbe rimettere in discussione l’esito delle elezioni, con potenziali ripercussioni sulla validità del risultato finale.
Il ricorso viene definito dalla lista «un atto di responsabilità politica e civica», presentato a tutela della legalità e dei diritti dei cittadini, con l’obiettivo di difendere il valore della libera espressione del voto e chiedere una verifica puntuale delle operazioni elettorali.
«Non possiamo permettere – conclude la nota – che la partecipazione democratica venga alterata da irregolarità che minano i valori fondamentali della nostra Costituzione».
Il caso ora è all’attenzione della giustizia amministrativa. Il TAR dell’Aquila dovrà pronunciarsi nelle prossime settimane sulla validità del voto e sull’eventuale impatto che l’anomalia riscontrata potrebbe aver avuto sull’intero procedimento elettorale.