Paolucci su Tavoli monitoraggio sanità. "Nuova sonora bocciatura dal Ministero. La destra continua a mentire agli abruzzesi"
07 Luglio 2025 - 13:15:28
ultimi 20 anni. Dai Tavoli di monitoraggio si apprende che “l’Abruzzo è
l’unica Regione in piano di rientro in cui si registra un’inversione di
tendenza in senso peggiorativo dei risultati d’esercizio, con
compromissione degli obiettivi del Piano di Rientro.” E, ancora, “I
tavoli, avendo rilevato la presenza di un disavanzo dall’anno 2022,
verificano la sussistenza delle condizioni per il ripristino delle
aliquote fiscali di IRAP e addizionale IRPEF al finanziamento delle
perdite di bilancio sanitario”. Dopo un accesso agli atti articolato e
sul quale ho avuto un riscontro solo parziale, nei verbali delle
riunioni dell’11 aprile 2025 e 29 maggio 2025 in appena due righe viene
smontata la montagna di bugie di Marsilio e di tutta la sua Giunta. Vero
è che delle Regioni in Piano di Rientro siamo i peggiori e siamo in
disavanzo dal 2022 e non quindi negli anni della Giunta di
centrosinistra: l’opposto di quanto sostenuto da anni da un Governo
regionale incapace e bugiardo. Una realtà che resiste a ogni tipo di
favola raccontata da Marsilio e dal suo esecutivo sull’azione di
“risanamento” intrapresa, quella che sta diventando di giorno in giorno
più improbabile e che emerge dai dati sul peggioramento dei Livelli
Essenziali di Assistenza. Il re è nudo, ma fa finta di niente, mentre il
sistema è a un passo dal tracollo e la comunità è con sempre meno
servizi. Di questo si dovrà parlare domani in Commissione e di come
porvi rimedio, augurandoci di non ascoltare le solite parole per
nascondere una realtà sempre più drammatica, visto che a Roma erano
attese soluzioni per luglio e siamo già al 7″, denuncia il capogruppo PD
in Consiglio regionale, Silvio Paolucci, in vista della Commissione
Sanità di domani.
“Un pericoloso scenario che i Tavoli avevano già segnalato negli anni
scorsi alla Regione e a fronte di cui, anche in questa occasione,
rinnovano la richiesta, più volte effettuata, dell’invio della
programmazione triennale, già saltata negli ultimi tre con la Giunta
Marsilio – aggiunge Paolucci – , con la predisposizione del Programma
operativo 2025-2027 che individui, scrivono testualmente, “serie manovre
correttive della spesa, stanti anche le criticità segnalate nella
riunione dell’11 aprile 2025 sugli indicatori di performance
assistenziali”, che evidentemente ad oggi non ci sono state o, peggio,
non sono state ritenute “serie” in quanto il Governo Regionale è stato
incapace di presentare un Piano in pareggio. Poi: rinnovano la
richiesta, più volte effettuata, dell’invio con ogni urgenza del
Programma operativo 2025-2027 che definisca in modo chiaro una
programmazione di riqualificazione del servizio sanitario regionale,
individuando le necessarie misure di efficientamento della gestione del
SSR e di correzione della spesa, oltre agli interventi di recupero dei
LEA, pesantemente degradati in ambiti sostanziali quali la prevenzione e
l’assistenza distrettuale. Ma tutto questo sembra non preoccupare il
Governo regionale. Io mi chiedo come sia possibile fare finta di niente
e minimizzare un baratro che ci porterà verso un nuovo commissariamento,
evitabile, se la Regione avesse governato la sanità come il Ministero,
nelle mani di un nome di filiera del partito di Marsilio, ha più volte
invitato l’esecutivo regionale a fare, inutilmente.
I Tavoli tecnici ricordano inoltre alla Regione il rispetto dell’Accordo
sottoscritto per il Piano di rientro ai sensi tutta una serie di
normative nazionali che prevedono la necessità che l’Ente destini le
maggiorazioni fiscali alla Sanità, precisando che il deficit 2025 è a
carico delle maggiori tasse e che pertanto debbono prevedere la
destinazione di ben oltre 100 milioni di euro al servizio sanitario
regionale, con tagli enormi a tutti gli altri settori, fino ad arrivare
al rischio di ulteriori maggiorazioni fiscali, alla diffida e al
commissariamento: tutto scritto nero su bianco nel richiamo delle norme
nazionali citate articolo per articolo e comma per comma, nelle
conclusioni del verbale. D’Altra parte abbiamo presentato conti che si
avvicinano pericolosamente alla soglia del debito al 5% in rapporto alle
risorse del Fondo Sanitario Regionale, senza alcuna capacità di proporre
azioni tali da far ritenere sussistere una governance possibile di
questa situazione cosi critica. E d’altra parte fino ad oggi è motivato
ritenere che questa Giunta e questa maggioranza non abbiano neanche un
minimo di consapevolezza del baratro cui stanno spingendo l’Abruzzo e
gli abruzzesi. Una debacle che viene da lontano, dagli anni di pessima
programmazione e cattiva gestione della destra, basta vedere quello che
è accaduto e che sta accadendo nelle varie Asl a partire dai conti di
quella aquilana. Il risultato è che nei prossimi mesi e anni, per colpa
di Marsilio e la sua Giunta, avremo più tasse, più tagli e meno servizi.
Tagli alla sanità e tagli agli altri settori, sociale, trasporti,
cultura, politiche per lo sviluppo, sport, con l’utenza che va a curarsi
fuori, con liste di attesa che non migliorano, con servizi sempre più
risicati e, soprattutto, un diritto alla salute sempre più intaccato
dallo smantellamento della sanità territoriale, dei punti di emergenza e
urgenza, da un’inerzia che persino spinge le persone a non curarsi e,
nonostante l’incapacità di gestione, non smuove nessuno dalla propria
poltrona”.