04 Settembre 2023 - 09:07:16
di Giustino Masciocco
Un migliaio i partecipanti alla 10ma edizione della ‘Gran Sasso Bike day’, secondo ‘Memorial Mauro Mannucci’, che ieri hanno colorato la nostra montagna per tre ore di sport allegria e condivisione.
Due i percorsi, uno più impegnativo di 110 km, tra i borghi del Gran Sasso; l’altro di 27 km con partenza da Fonte Cerreto e arrivo a Campo Imperatore.
Protagonista, oltre al sole che ha reso la giornata ancora più bella, la mitica ‘Salita Pantani’ che porta a Campo Imperatore, così chiamata dopo la storica vittoria del ‘Pirata’ alla tappa di montagna del Giro d’Italia 1999.
Percorsi a dir poco da togliere il fiato e non solo ai meno allenati, dove la natura ha fatto il resto, regalando bellezza in totale sicurezza.
Molto partecipata anche la camminata guidata da Giada Ricci.
Più di 80 persone, di tutte le età, hanno raggiunto la quota 2494 mt di Monte Aquila, ai piedi del Corno Grande, rientrando alla ‘base’ dal Rifugio Duca degli Abruzzi, attraverso un bellissimo percorso panoramico.
Strapiene le strutture ricettive della zona. La tradizionale ‘pastasciuttata’, infatti, quest’anno ha lasciato spazio ai locali e ai prodotti tipici della nostra tradizione culinaria.
“Una giornata speciale – ha commentato il presidente dell’associazione e ‘Bike99’, Alessandro Celi – aperta a tutti e dove tutti sono arrivati primi! RIngrazio il Comitato L’Aquila rinasce dallo Sport, nella persona del presidente Francesco Bizzarri, la Gran Sasso Acqua per il contributo fondamentale dato ai cicloamatori e all’ambiente e con tutto il mio cuore, la Famiglia Mannucci, per il sostegno e la vicinanza costante alla nostra manifestazione”.
Come le precedenti edizioni, anche quella di quest’anno è stata tutta incentrata sulla sicurezza stradale al fine di sensibilizzare tutti al rispetto di chi fruisce delle strade e della montagna senza mezzi a motore.
Le 4 ore di chiusura della strada sono state la dimostrazione che anche i più piccoli, in condizioni di sicurezza, possono partecipare alle manifestazioni sportive insieme ai genitori e, per assurdo, tornare indietro da soli quando si sono stancati.