15 Luglio 2025 - 18:03:10
di Redazione
«Senza un istante di sosta per guardare dentro di sé, tutta presa dal combattimento senza nulla di personale»: così nell’estate del 1946 Palmiro Togliatti descrive la propria vita a Nilde Iotti, il cui amore gli ha restituito il desiderio di tenere qualcosa per sé, salvandolo dalla dedizione assoluta al partito. Quella di Togliatti e Iotti è solo una delle tante vicende di una straordinaria storia collettiva che ha segnato il nostro Novecento: quella del Pci e dei suoi militanti.
“Fischiava il vento. Una storia sentimentale del comunismo italiano”, ricostruisce le vicende del comunismo italiano: un’esperienza unica, capace di interpretare gli aspetti più autentici e carichi di speranza rivoluzionaria della sua ideologia fondativa senza doverne sperimentare le tragiche degenerazioni. Una causa a cui una moltitudine di donne e uomini si è votata con passione assoluta. Dalle origini, quando socialismo, comunismo e fascismo per un fatale istante si sfiorano, alle figure più e meno note di Antonio Gramsci e Anselmo e Andrea Marabini, Nicola Bombacci e Veraldo Vespignani; dal biennio rosso del 1919-20 e la nascita del Partito comunista d’Italia nel 1921 fino alla morte di Berlinguer nel 1984. E ancora: la scuola delle Frattocchie e le feste dell’Unità, gli amori e i tradimenti, la propaganda e i funerali.
L’autore del libro, Claudio Caprara – nato in una sezione di partito nella rossa Imola – evoca nelle pagine del suo libro, edito da Bompiani, i luoghi, i miti, i riti che hanno reso quella del comunismo italiano una stagione irripetibile e ci regala un viaggio per istantanee nella storia di un partito che ha lasciato un’impronta profonda nella vita del nostro paese.
Caprara presenterà il volume all’Aquila mercoledì 16 luglio, alle ore 18, negli spazi della Libreria Maccarone, in via Savini (piazzale Trony). Con lui dialogheranno Stefania Pezzopane, Giovanni Lolli, Fulvio Angelini e Fabrizio Giustizieri.
L’evento è in collaborazione con la Fondazione Abruzzo Riforme.