23 Luglio 2025 - 10:26:19

di Martina Colabianchi

Un confronto aperto, basato sulla condivisione dei dati, ma soprattutto sul coinvolgimento diretto delle amministrazioni locali.

È questo lo spirito con cui la Provincia dell’Aquila sta costruendo il nuovo Piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP), al centro di un incontro che si è svolto nella sala Aurora del Comune di San Demetrio ne’ Vestini.

Il quarto appuntamento è stato dedicato all’area “Campo Imperatore – Piana di Navelli“.

L’analisi presentata, frutto della collaborazione tra la Provincia, l’Università dell’Aquila, l’Università di Cagliari e il Gran Sasso Science Institute (GSSI), ha fotografato le trasformazioni avvenute nelle diverse aree dell’Aquilano, proiettando allo stesso tempo lo sguardo ai prossimi anni. A illustrare il quadro, il professor Alessandro Marucci, docente dell’Università dell’Aquila, e l’ingegnere Andrea De Simone, dirigente del settore Territorio e Urbanistica della Provincia. Ha preso parte all’incontro anche il presidente dell’Unione dei Comuni “Montagna Aquilana”, Deborah Visconti, sindaco di Sant’Eusanio Forconese.

«Siamo svolgendo un’azione di pellegrinaggio a tutti gli effetti – spiega il presidente della Provincia Angelo Caruso -. Riportiamo indagini che sono state compiute, collegate ad obiettivi che stiamo tracciando nell’alveo di una nuova programmazione territoriale ma, allo stesso tempo, accogliamo umori, sensazioni e tutto quello che è il termometro della situazione che si vive nelle aree interne. Gli obiettivi sono importanti, sono ambiziosi, ma sicuramente in primis c’è quello di tracciare un percorso nuovo, che dovrà contribuire al rilancio delle aree interne e ad arrestare il declino che è in atto dal punto di vista demografico. Dobbiamo in qualche modo ricreare le condizioni ideali per favorire un rilancio delle aree interne, e lo stiamo facendo anche con quella confidenzialità che è tipica dei rapporti istituzionali con le comunità. Questo fatto zona per zona, località per località, in modo da essere più efficaci possibili in questa opera di ascolto».

I dati confermano una tendenza alla contrazione demografica e occupazionale: negli ultimi vent’anni la popolazione è diminuita del 15,93%, a fronte di un calo provinciale pari a 3,63%. Le proiezioni al 2043 indicano una ulteriore riduzione del 14,10%. Tra il 2007 e il 2023 si registra inoltre una flessione del 10,7% degli addetti nel settore privato, mentre in agricoltura si rileva, tra il 2010 e il 2020, una riduzione della superficie agricola utilizzata (-6,41%), delle aziende (-37,88%) e degli occupati (-50,34%).

Accanto alle criticità, l’analisi ha evidenziato anche dati incoraggianti: tra il 2007 e il 2023 crescono infatti del 23,9% gli addetti nei comparti più dinamici: +313,8% nelle attività finanziarie e assicurative, +126,2% nella sanità e assistenza sociale, +118,8% nei servizi di supporto, +106,1% nelle professioni tecniche e specialistiche.