23 Luglio 2025 - 13:25:16

di Martina Colabianchi

Continua a preoccupare l’emergenza Blue Tongue che ha colpito alcuni allevamenti abruzzesi.

La malattia degli ovini, che non è per fortuna trasmissibile a persone e prodotti alimentari, rischia di compromettere ulteriormente un settore già altamente provato dalla siccità e dall’aumento dei costi di gestione aziendale, come hanno sottolineato in queste settimane le associazioni di categoria cui è arrivato il sostegno della Regione e promesse di ristori.

Il coordinamento degli interventi a livello regionale è stato affidato, su decisione della Regione, all’Istituto zooprofilattico Abruzzo e Molise.

La situazione sembra, però, essere sotto controllo. A fare il punto della situazione, ai microfoni di LaQtv, è il direttore del servizio veterinario della Asl Avezzano Sulmona L’Aquila, Massimo Ciuffetelli.

«La Asl 1 è più grande delle quattro aziende sanitarie abruzzesi. La sua superficie comporta metà della regione, quindi abbiamo un bel po’ di animali malati, anche se non tantissimi, ma di fatto siamo più colpiti», spiega Ciuffetelli, che poi entra più nello specifico nelle caratteristiche della malattia. «Questa è una patologia che viene trasmessa da insetti, da un moscerino del genere Culicoides per essere precisi, ed infetta gli ovini che sono più sensibili a questo sierotipo che ammala gli animali. Colpisce anche i bovini che, però, più di tanto non ne risentono».

Ciuffetelli rassicura, poi, sul consumo di carne.

«Non c’è nessun problema nella carne che si sceglie di acquistare perché, in primis, questo virus non ammala l’uomo, ma per di più gli animali sono ammessi al mattatoio quando non presentano sintomi quali febbre, affaticamento respiratorio o sintomi gastroenterici», conclude.