28 Luglio 2025 - 17:36:19

di Vanni Biordi

Si preannuncia fine luglio rovente per la politica abruzzese. Mentre il resto della popolazione si prepara alla pausa estiva, il Consiglio regionale dell’Abruzzo si appresta ad affrontare una delle sessioni più delicate e cruciali del suo mandato, con la maggioranza di centrodestra guidata dal presidente Marco Marsilio sotto la lente d’ingrandimento.

Al centro del dibattito, il salvataggio del bilancio regionale, gravato da un ingente disavanzo sanitario che minaccia di compromettere la stabilità finanziaria della Regione.

Domani, sotto la presidenza di Lorenzo Sospiri, l’emiciclo si animerà per discutere l’assestamento di bilancio. La strada per risanare i conti è impervia e prevede tagli trasversali, che colpiranno in particolare settori nevralgici come la Cultura e il Sociale, deleghe dell’assessore Roberto Santangelo. Una scelta dolorosa, ma apparentemente inevitabile, per coprire il profondo deficit della sanità regionale. Negli uffici, intanto, l’attività è febbrile: si lavora a ritmi serrati per organizzare al meglio i lavori in vista del 5 agosto, data entro cui l’assestamento di bilancio dovrà essere licenziato, con sedute consiliari inframmezzate da riunioni di Commissione che si preannunciano intense.

Il clima è di evidente pressione per la maggioranza, che cercherà di sanare i conti in rosso e di dare il via libera anche a importanti riforme. Tra queste, spicca l’approvazione della riforma dell’Agenzia regionale delle attività produttive (ARAP). Una bozza originale fortemente voluta dall’assessore Tiziana Magnacca, ma che, come spesso accade in politica, ha subito radicali modifiche grazie all’impegno congiunto di consiglieri di maggioranza e minoranza. Questo suggerisce un’apertura al dialogo, almeno su alcuni temi, o forse la consapevolezza della necessità di convergenze per portare a casa risultati concreti.

Al contrario, la discussione sull’Agenzia regionale Abruzzo Lavoro è stata saggiamente rinviata a settembre. Una mossa strategica per evitare un’ulteriore polarizzazione dello scontro con il centrosinistra, che ha già annunciato ostruzionismo su questa specifica proposta. Il Movimento 5 Stelle, per bocca dei consiglieri Erika Alessandrini e Francesco Taglieri, aveva già espresso giorni fa un forte dissenso, criticando la bozza come «inefficace e priva di visione per il mercato del lavoro abruzzese». Il rinvio, dunque, appare come un tentativo di stemperare le tensioni e guadagnare tempo per un confronto meno acceso.

La seduta di domani non sarà solo un banco di prova per il bilancio e le riforme. Numerose interrogazioni animeranno il dibattito su temi cruciali per la vita dei cittadini abruzzesi: dalla depurazione all’efficienza della sanità territoriale, dai cambiamenti climatici allo sviluppo economico. Argomenti che toccano da vicino le esigenze e le preoccupazioni della popolazione, e che richiederanno risposte chiare e concrete da parte della giunta.

In questo clima politico incandescente, emergono chiaramente alcuni punti critici che la Regione Abruzzo dovrà affrontare con determinazione come la copertura del disavanzo sanitario. La scelta di tagliare settori vitali come Cultura e Sociale per risanare il buco della sanità è una mossa obbligata ma rischiosa. Sarà fondamentale monitorare l’impatto di questi tagli sui servizi essenziali e sulla vita dei cittadini. La sostenibilità a lungo termine del sistema sanitario abruzzese resta una priorità assoluta e richiede soluzioni strutturali, non solo emergenziali.

C’è da affrontare la gestione delle tensioni politiche perchè il momento di pressione e la necessità di votare provvedimenti impopolari potrebbero acuire le frizioni all’interno della stessa maggioranza e con le opposizioni. La capacità di Marco Marsilio di mantenere la coesione e di trovare punti di convergenza sarà cruciale per evitare stalli e ritardi nell’approvazione delle misure necessarie, senza dimenticare la Riforma dell’ARAP. Anche se la bozza originale ha subito modifiche, l’efficacia della nuova Agenzia per le attività produttive dipenderà dalla sua reale capacità di stimolare lo sviluppo economico e di semplificare la burocrazia per le imprese abruzzesi.

E poi c’è il futuro dell’Agenzia Abruzzo Lavoro. Il rinvio della discussione è un segnale di allarme. La proposta è stata aspramente criticata e il dibattito a settembre si preannuncia complesso. Sarà essenziale che la giunta rielabori una proposta che risponda concretamente alle sfide del mercato del lavoro regionale e che sia condivisa con le parti sociali e l’opposizione per evitare uno scontro frontale che ritarderebbe ulteriormente l’avvio di un’agenzia fondamentale per l’occupazione.

Questo fine luglio e inizio agosto abruzzese, dunque, non saranno sinonimo di relax per i banchi del Consiglio regionale. I prossimi giorni saranno determinanti per delineare il futuro finanziario e programmatico della Regione: Sono un inguaribile ottimista, con la speranza che dalle scintille del dibattito emergano soluzioni concrete per i cittadini.