30 Luglio 2025 - 10:57:00
di Redazione
«In merito alle dichiarazioni dei consiglieri Romano e Albano sull’estensione del servizio scuolabus alle scuole medie, è doveroso fare chiarezza. Con riferimento agli emendamenti presentati dall’opposizione in occasione dell’assestamento di bilancio recentemente approvato in consiglio comunale – che consente di investire ulteriori 22 milioni di euro di risorse sul territorio comunale con progetti e interventi concreti – è evidente che questi ultimi sono stati dichiarati inammissibili perché depositati oltre i termini previsti dal regolamento consiliare, e dunque non potevano essere presi in considerazione. Le regole valgono per tutti e non possono essere derogate a seconda delle circostanze».
Lo scrive in una nota il consigliere comunale Alessandro Maccarone, capogruppo di L’Aquila Protagonista, replicando ai consiglieri di minoranza Paolo Romano e Stefano Albano che hanno annunciato un ordine del giorno, di cui saranno primi firmatari, che chiederà all’amministrazione comunale impegni precisi sul trasporto scolastico per le scuole primarie di secondo grado: formale volontà a estendere il servizio alle scuole medie; eventuale stanziamento aggiuntivo di risorse già con i fondi disponibili; approvazione di un nuovo regolamento dei servizi scolastici comunali, più adeguato ai bisogni reali delle famiglie.ù
La richiesta di uno scuolabus era stata presentata al Comune nei giorni scorsi da decine di genitori che hanno raccolto le firme con l’obiettivo di garantire il servizio anche per le scuole medie cittadine.
«Pur volendo entrare nel merito, non sarebbe stato possibile finanziare la misura con l’avanzo di amministrazione per spese correnti, come indicato nella proposta: si tratta di un vincolo preciso che non può essere eluso. Affermare il contrario significa essere in malafede oppure non conoscere il funzionamento delle norme che regolano la gestione delle risorse pubbliche. Peraltro va ricordato al Partito Democratico che nei dieci anni precedenti, durante i quali ha avuto la possibilità di amministrare, non si è mai attivato né ha introdotto questo servizio, nonostante le ripetute occasioni avute a disposizione».
«L’amministrazione comunale è estremamente sensibile al tema dello scuolabus. Grazie al lavoro dell’assessore Manuela Tursini si sta già operando per valutare in assessorato tutte le possibili soluzioni per rispondere alle richieste delle famiglie, e lo si farà nel rispetto delle risorse disponibili e dei criteri stabiliti dalla legge. L’impegno è quello di lavorare con responsabilità e programmazione, evitando annunci irrealizzabili e facili promesse. Sul punto, non riteniamo coerente con la nostra visione di lungo periodo l’ipotesi avanzata da Romano e Albano circa l’utilizzo di una parte delle risorse dell’omnibus, destinate ai progetti legati a L’Aquila Capitale Italiana della Cultura 2026, per il trasporto scolastico. Non intendiamo ricorrere a soluzioni estemporanee o “una tantum” per ottenere consenso immediato; al contrario, con serietà e impegno stiamo lavorando per garantire coperture certe e pluriennali, dando agli aquilani un servizio strutturale. Su temi così delicati come i servizi scolastici, la correttezza amministrativa e la solidità delle scelte assunte devono venire prima di ogni strumentalizzazione politica», conclude la nota.
La replica dei consiglieri Albano e Romano
«Vorremmo ricordare al consigliere Maccarone — lo stesso che, da capogruppo del braccio operativo di Biondi e Tursini, ha provato a smontare la nostra proposta sull’estensione del servizio scuolabus — che la responsabilità politica e amministrativa dei ritardi cronici nel rispondere alle esigenze della città non può essere scaricata su chi, dall’opposizione, avanza proposte concrete e visioni di lungo periodo. Se si sceglie di agire per inseguimento, e non per visione, si può anche decidere di bocciare le proposte dell’opposizione — avendone i numeri — ma poi è necessario assumersi fino in fondo la responsabilità delle proprie scelte».
Così, in una nota, il capogruppo del Pd Stefano Albano e il capogruppo di L’Aquila Nuova Paolo Romano.
«Appare ridicolo nascondersi dietro cavilli e vincoli regolamentari legati alla presentazione degli emendamenti: i termini sono fissati da un regolamento del Consiglio comunale, non dalla maggioranza. Il regolamento consente di presentare emendamenti fino a 48 ore prima della seduta. Scegliere di ignorare questa regola e restringere ulteriormente i tempi è l’ennesimo tentativo di limitare il dibattito democratico e ostacolare il ruolo dell’opposizione».
«È questo il messaggio che la maggioranza vuole mandare ai cittadini che chiedono un impegno concreto? – proseguono -. Maccarone vuole forse suggerire che la maggioranza avrebbe voluto estendere il servizio scuolabus anche alle scuole medie, ma che non l’ha fatto per colpa dell’opposizione che non ha presentato un emendamento nei tempi corretti? Un’affermazione surreale. Maccarone dimentica che sono loro al governo della città e che non hanno bisogno di alcun emendamento per realizzare i propri indirizzi, basta la volontà politica, che evidentemente è totalmente mancata visto che si è preferito votare contro».
«Dispiace constatare come si continui a confondere i piani e a deformare i fatti. Lo ribadiamo per chiarezza: non ci saremmo mai aspettati un’approvazione automatica del nostro emendamento sull’estensione del servizio scuolabus, ma almeno un gesto di apertura coerente con le dichiarazioni pubbliche – seppure tardive – della stessa assessora al Sociale. Sarebbe bastato avviare un confronto, ipotizzare una rimodulazione condivisa o anche solo un rinvio in Commissione con tempi certi. Nulla di tutto questo è accaduto. Si è preferito distorcere la realtà, pur di non riconoscere meriti ad altri».
«Quanto all’uso dell’avanzo di amministrazione, è bene chiarire che, per legge, può essere utilizzato “per spese correnti purché non ricorrenti”: esattamente il caso di un progetto sperimentale, che sarebbe potuto partire già da settembre, per poi lavorare a renderlo strutturale nel bilancio pluriennale 2026–2028. Un’opportunità concreta, quello dell’avanzo di amministrazione, già adottata in molte altre città italiane, e che il centrodestra aquilano ha deciso inspiegabilmente di ignorare. Il cosiddetto “fondo omnibus” è stato definito tale dallo stesso vice sindaco: un contenitore di risorse utilizzabile da tutti i settori, a seconda delle priorità che emergono. Se il fondo di 400 mila euro fosse stato destinato esclusivamente alla Capitale della Cultura, come sostiene Maccarone solo a mezzo stampa e non in aula, sarebbe stato allocato direttamente al settore cultura».
«Per noi l’estensione dello scuolabus alle scuole medie è una priorità che ci è stata consegnata direttamente dai cittadini e dai genitori che si sono resi protagonisti di una raccolta firme. I veri nodi sono le tempistiche, la volontà e l’onestà intellettuale. Se davvero la maggioranza volesse lavorare per i cittadini, noi saremmo pronti da subito a un confronto e a un’approvazione immediata di un ordine del giorno e di una delibera per attivare il servizio».
«Ma servono serietà, responsabilità e, soprattutto, l’ascolto dei problemi della gente, una pratica che il centrodestra ha sostituito con i cartelloni degli spettacoli. Per questo rilanceremo la proposta con la presentazione di un apposito ordine del giorno in Consiglio comunale», concludono.