01 Agosto 2025 - 17:16:40

di Tommaso Cotellessa

Continua a far discutere la campagna di mobilitazione portata avanti da un gruppo di genitori residenti nel comune dell’Aquila che, presentando formale istanza al Comune dell’Aquila e interpellando le figure competenti dell’amministrazione, hanno avanzato la proposta di estendere il servizio scuolabus anche alle studentesse e gli studenti delle scuole medie, oltre che a quelli delle scuole elementari come già previsto.

Alla base della richiesta viene posta una necessità delle famiglie aquilane, le quali sono chiamate a fronteggiare il traffico e intasare la città per accompagnar i propri figli a scuola utilizzando l’auto privata, in quanto – almeno per i promotori dell’istanza – il trasporto pubblico ad oggi, in virtù delle nuove condizioni vissute dagli adolescenti in questo periodo storico, non sarebbe adatto all’utilizzo da parte dei giovanissimi.

La vicenda, che ha trovato spazio all’interno del dibattito pubblico da diverse settimane, viene ora posta dai genitori che si sono mobilitati come un banco di prova per testare la coerenza dell’amministrazione comunale.

In una nota infatti i promotori della proposta fanno notare un’incongruenza fra quanto dichiarato dal consigliere di maggioranza Alessandro Maccarone e dall’assessore Manuela Tursini, i quali si sono entrambi resi disponibili ad ascoltare e accogliere le esigenze delle famiglie dicendosi estremamente sensibili al tema, e la bocciatura, all’interno del Consiglio comunale, dell’emendamento al bilancio presentato dai consiglieri comunali Romano e Albano in cui si prevedevano fondi per il servizio di scuolabus per le medie.

Il rifiuto di una proposta del genere è stato infatti interpretato come un rigetto della proposta avanzata dalle famiglie. Tuttavia, il banco di prova – come chiariscono i genitori stessi – sarà la prossima seduta dell’assise civica, all’interno della quale verrà discusso un ordine del giorno che verrà presentato proprio dai consiglieri Albano e Romano i quali torneranno su questo tema.

L’attesa dei promotori dell’iniziativa è carica di aspettative. Questi ultimi infatti invocano una presa di responsabilità che si traduca nella concretezza dei fatti.

«Se la mancata estensione del servizio di scuolabus per le scuole medie è veramente solo un problema di fondi e l’emendamento al bilancio è stato bocciato solo per problemi procedurali, ma si riconosce che il servizio scuolabus è un servizio necessario, bene: i fondi sono un problema che si può risolvere in un giorno, se c’è veramente la volontà politica – scrivono i firmatari dell’istanza – Dopotutto, il Comune dell’Aquila investe milioni di euro in decine di progetti, basta leggere le delibere sull’Albo Pretorio. Siamo sicuri che si possa trovare qualche decina di migliaia di euro per aiutare concretamente le famiglie, estendendo il servizio di scuolabus. Sarebbe ampiamente sufficiente il costo di noleggio di uno dei palchi degli spettacoli estivi, per coprire i costi dello scuolabus per le scuole medie. Da parte nostra, riteniamo che le esigenze delle famiglie debbano godere almeno della stessa considerazione dedicata a un palco».

Proprio per dar forza alla loro proposta e non far calare l’attenzione in merito i genitori, dopo la bocciatura dell’emendamento, hanno chiesto formalmente appuntamento al sindaco, all’assessore alla scuola e all’assessore ai trasporti, per poter spiegare loro quanto sia importante per le famiglie questo servizio, ma sono ancora in attesa di una risposta.

Non resta dunque che aver pazienza, restando in attesa di un appuntamento e tenendo alta l’attenzione su ciò che accadrà all’interno del prossimo Consiglio comunale, nel frattempo però i genitori ribadiscono la necessità di provvedere al più presto a questa necessità, in quanto la riapertura delle scuole si fa sempre più imminente.

«Non c’è molto tempo. Tra un mese si torna sui banchi di scuola. E senza scuolabus, centinaia di genitori dovranno chiedere permessi a lavoro – oppure pagare baby-sitter – per prendere le automobili private, intasare le strade, contribuire all’inquinamento e alla confusione davanti alle scuole, per andare a accompagnare e riprendere i propri figli. Due volte al giorno, 200 giorni l’anno. Perché condannare le famiglie e le città a questo? È questo il modello di città che si vuole per L’Aquila? Serve il servizio di scuolabus per le scuole medie, serve da settembre 2025».