04 Agosto 2025 - 18:09:24
di Redazione
Tanti incidenti stradali e aumento di danni alle colture. La Regione Abruzzo chiede aiuto alle Polizie provinciali per contenere il numero di cinghiali e procedere all’abbattimento di esemplari nei territori delle province di Teramo e L’Aquila attraverso l’impiego di “gruppi permanenti di selecontrollori”. Vale a dire cacciatori qualificati nell’abbattimento selettivo, oltre che nella gestione del territorio e nel controllo delle popolazioni di animali.
Dal novembre 2024 la Regione ha il suo “Piano Straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica e della specie cinghiale” che istituisce la figura del selecontrollore, soggetto in possesso di licenza venatoria che viene indicato dal singolo agricoltore in caso di presenza di animali sui terreni coltivati.
La richiesta della Regione, formulata dal Dipartimento Agricoltura a giugno scorso con carattere di urgenza, ha ottenuto una prima risposta dal presidente della Provincia di Teramo, Camillo D’Angelo, che oggi ha incontrato una rappresentanza di selecontrollori per un confronto sulle proposte operative.
«In Abruzzo la presenza dei cinghiali ben oltre i naturali habitat è una realtà quotidiana con la quale fanno i conti cittadini, automobilisti e agricoltori – si legge in una nota della Provincia -. Anche la Regione ha ‘certificato’ lo stato di emergenza con una nota ufficiale. D’Angelo ha incontrato i selecontrollori per capire come migliorare il servizio di controllo e abbattimento, attività che in provincia di Teramo, da alcuni anni, sono in capo agli Ambiti territoriali di caccia Vomano e Salinello».
«Si apre una finestra per verificare se ci sono le condizioni affinché la Provincia riprenda in pieno una delle sue funzioni storiche, il coordinamento della caccia al cinghiale – ha spiegato il presidente D’Angelo, coadiuvato dal comandante della Polizia provinciale, Pasquale Vittorini, e da Anna Rita Marcelli, ispettore capo provinciale che per anni ha curato il servizio di coordinamento sul controllo degli ungulati- La Provincia dovrà valutare se trasmettere una dichiarazione di disponibilità alla Regione. Una nuova riunione è stata fissata per il 25 agosto».
Tra le azioni già messe in campo dalla Regione Abruzzo in merito al “controllo” c’è l’ampliamento dell’elenco dei soggetti attuatori dei piani di abbattimento e la possibilità di interventi in ambito urbano con ordinanza del sindaco, sentito l’Ispra.
L’anno scorso il Wwf invitò il comune di Vasto a un ripensamento riguardo alla possibilità di sparare nella Riserva naturale regionale “Punta Aderci”, facendo notare che le carabine, con gittata fino a 4 km, espongono al rischio di essere raggiunti da proiettili in qualsiasi punto all’interno della Riserva. Pochi giorni prima, nel novembre 2024, a Montesilvano, in provincia di Pescara, una squadra di selecontrollori uccise tre cinghiali in un parco nonostante la presenza di alcuni bambini. «Una barbarie che doveva e poteva essere evitata!» dichiarò il Wwf.