08 Agosto 2025 - 17:37:43
di Redazione
L’alpinista abruzzese Ernesto Macera Mascitelli tenterà per la seconda volta la scalata al Manaslu, la montagna degli spiriti (8.163 metri), una delle 14 vette oltre gli ottomila della catena himalayana.
L’impresa, la cui partenza è prevista il prossimo 23 agosto, è stata presentata nella sala consiliare del comune di Avezzano dove il sindaco, Giovanni Di Pangrazio, ha consegnato simbolicamente a Macera Mascitelli il gagliardetto del comune, che l’alpinista porterà con sé nello zaino, fino alla cima del Manaslu, accanto al tricolore.
«Ce la metterò tutta. Partirò in solitaria dall’Italia e a Katmandu mi incontrerò con uno sherpa che mi accompagnerà su tutta la scalata – le parole dell’abruzzese, che tentò l’impresa già nel 2024, salvo poi rinunciare a causa di una violenta nevicata a 7.000 metri –. La montagna ti mette alla prova e se la rispetti, prima o poi ti concede una seconda possibilità. I rischi non mancano perché è una vetta difficile, e pericolosa sia per le difficoltà tecniche, soprattutto oltre i 6.500 metri, che per l’esposizione a frequenti valanghe, però sono determinato e fiducioso».
Ma l’impresa non è solo sportiva. Da anni, l’alpinista marsicano affianca alle sue spedizioni un progetto di solidarietà concreta, che coinvolge popolazioni andine e nepalesi. In particolare, è impegnato nella ricostruzione di una scuola per bambini nel villaggio di Devitar, nel distretto di Katmandu, gravemente colpito dal terremoto del 2015. Parte dei fondi raccolti sarà destinata all’acquisto di materiale scolastico e di abbigliamento per i piccoli studenti nepalesi.
«Coniugare alpinismo e solidarietà – le parole di Macera Mastelli originario di Gioia dei Marsi ma che da anni risiede in Sardegna ad Olbia – è la mia personale visione del mondo. È il mio modo per restituire qualcosa a quei luoghi e popolazioni che mi hanno accolto, aiutato e accompagnato nelle mie imprese».