21 Agosto 2025 - 18:14:06
di Martina Colabianchi
«Una misura di buon senso e necessaria». Così il deputato abruzzese di Azione Giulio Sottanelli ed Enio Pavone, capogruppo in Consiglio regionale, definiscono il tanto discusso emendamento alla legge regionale del 2013 sulla Polizia locale.
La modifica, proposta da alcuni consiglieri di maggioranza, prevede la possibilità di affidare l’incarico di Comandante ad un dirigente esterno al corpo.
La misura, tema caldo di questi giorni, è stata fortemente contestata da opposizioni politiche e sigle sindacali, che hanno parlato più volte di un emendamento confezionato ad hoc per il Comune dell’Aquila, sprovvisto di un Comandante legittimo dal 2017. Opposizioni da cui, però, si smarca il gruppo regionale del partito di Carlo Calenda, che si schiera dalla parte del sindaco del capoluogo Pierluigi Biondi.
«È singolare – scrivono Sottanelli e Pavone – che ci siano forze politiche che prima hanno sostenuto la riforma e oggi, di fronte a tensioni interne, pensino a fare marcia indietro. Bene ha fatto il sindaco Biondi a rivendicare con chiarezza la bontà della scelta richiesta da tempo dai sindaci e dall’Anci Abruzzo. La politica non deve piegarsi a logiche di correnti contrapposte».
Il primo cittadino aquilano ha infatti rivendicato la sua posizione a favore dell’emendamento, rispetto al quale invece il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri ha aperto ad un dialogo sulle criticità evidenziate. In una nota, il sindaco spiega e ribadisce che l’emendamento consentirebbe all’Abruzzo di allinearsi «alle norme nazionali sulla trasparenza, sull’anticorruzione, sull’autonomia della dirigenza pubblica e sulle prerogative che la caratterizza».
«Le riforme – concludono Sottanelli e Pavone – vanno giudicate nel merito: questa interviene a favore della trasparenza amministrativa, rafforza l’autonomia degli enti locali e valorizza la competenza come criterio guida nella dirigenza pubblica».