09 Settembre 2023 - 17:51:18

di Tommaso Cotellessa

Il Partito Democratico dell’Aquila, a seguito della lettera rivolta dal sindaco Biondi agli studenti aquilani per l’inizio dell’anno scolastico, interviene sul tema delle scuole aquilane, della ricostruzione degli edifici scolastici e della condizione vissuta da studenti e insegnanti. Dal Pd viene rivolta al primo cittadino la richiesta di scuse nei confronti della comunità scolastica, e assicurano che porteranno il tema del dimensionamento scolastico in Consiglio con un ordine del giorno che verrà discusso lunedì 11 settembre.

Di seguito la nota del PD L’Aquila

“Ieri, il sindaco dell’Aquila ha inviato una lettera alle giovani studentesse e ai giovani studenti aquilani – oltre che ai loro genitori – per augurare un buon anno scolastico.

Una occasione persa per rivolgersi con sincerità e chiarezza alle famiglie: il sindaco ha parlato di impegno e rispetto delle regole, dimenticando, però, di chiedere scusa per essere venuto meno al suo di impegno.

Avrebbe dovuto chiedere scusa alle migliaia di ragazze e ragazzi che frequentano, ancora oggi, a 14 anni dal sisma, moduli ad uso scolastico provvisorio progettati per un impiego di massimo 5 anni.

Avrebbe dovuto chiedere scusa a ragazze e ragazzi che non hanno mai frequentato una scuola vera, costretti a spazi angusti e ridotti, privati dell’uso di palestre, mense, aule di informatica, persino della socialità.

Avrebbe dovuto chiedere scusa ad una intera generazione di studentesse e studenti che non hanno avuto le stesse opportunità dei loro coetanei.

Avrebbe dovuto chiedere scusa a mamme e papà per le promesse tradite dalla sua amministrazione.

Sei anni e mezzo fa, il sindaco eletto aveva assicurato soluzioni immediate: sebbene ci siano milioni di euro disponibili in cassa, e nonostante le procedure derogarorie introdotte in questi anni per snellire le procedure, non si sono fatti passi avanti. Ad oggi, sono state inaugurate soltato due scuole, entrambe avviate a progettazione dalla passata amministrazione.

Avrebbe dovuto chiedere scusa alla città per l’incapacità dimostrata dall’amministrazione nel definire almeno un piano dell’edilizia scolastica che possa indicare, chiaramente, dove si vorrebbero ricostruire le scuole.

Avrebbe dovuto chiedere scusa alle famiglie che hanno creduto, e investito, nella rinascita del centro storico, e che hanno scoperto poi che le scuole per le loro figlie e i loro figli, nel cuore della città, non si vogliono ricostruire. Si sarebbe potuto spiegare almeno il motivo.

Avrebbe dovuto chiedere scusa alle cittadine e ai cittadini delle frazioni, privati dei servizi minimi indispensabili, che avevano creduto alle promesse di uno sviluppo urbanistico del territorio a partire dalla ricostruzione degli edifici scolastici, come riferimenti imprescindibili di socialità. 

Avrebbe dovuto chiedere scusa ai docenti e al personale Ata, costretti ad operare in condizioni difficilissime: li ringraziamo per lo sforzo profuso.

Avrebbe dovuto chiedere scusa ai dirigenti per il silenzio della sua amministrazione sull’ennesimo schiaffo alle aree interne, il dimensionamento scolastico, che mina alla radice la loro funzione essenziale, sacrificando la loro funzione. Noi, porteremo lunedì il tema in Consiglio comunale.

All’inizio di un nuovo anno scolastico che, siamo sicuri, sarà comunque un viaggio straordinario per le nostre figlie e i nostri figli, chiediamo scusa noi, dunque, e lo facciamo per il sindaco e la sua Giunta che hanno fallito nel più importante dei loro compiti, dedicarsi al benessere dei cittadini e delle cittadine di domani.

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