23 Agosto 2025 - 16:41:36
di Redazione
Gran finale per la XLI edizione del Festival Internazionale di Mezza Estate, in Tagliacozzo. Tempo di bilanci per l’intero staff, a partire dal direttore artistico il Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, che ha firmato un cartellone, che ha tenuto banco per ben 22 giorni con pubblico da grandissimi numeri, accolto dal piccolo comune d’Abruzzo, con una proposta variegata, adatta ad ogni età, tra musica, libri ed arti visive, che ha fatto da preludio alla prossima, che vedrà gli occhi del mondo sulle vette d’Abruzzo, per L’Aquila capitale della cultura.
«Abbiamo concluso in bellezza – ha dichiarato il Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, Direttore artistico del F.I.M.E – questa XLI edizione di un festival che è riuscito a soddisfare me e tantissimo pubblico che ha fatto segnare il sold out in diverse occasioni, nonostante il tema non semplice da svolgere e recepire che è stato il “Cantautorato”, ma con un taglio speciale, indicato dal direttore generale Luca Ciccimarra. Si è omaggiato i grandissimi, da Lucio Dalla a Pino Daniele, sino alla Raffaella Carrà, dalle regine della musica italiana, sino ad ospitare le ultime dive, Silvia Mezzanotte e Patty Pravo e chiudere con Masini, prevedendo il crossover con orchestra, capace di rendere la eccelsa eleganza di un luminoso e attuale passato, in un luogo particolare, intimo e dall’acustica perfetta, quale è il Chiostro di San Francesco. Il pubblico ha risposto grazie anche ad una politica dei prezzi estremamente popolari, in un momento economico certamente non felicissimo per tutti, e ad una proposta che ha fatto di Tagliacozzo una specie di monte Parnaso, visto che le muse della musica, della danza, del teatro, della poesia, delle arti visive. E’ stato uno dei festival più belli e remunerativi che abbia mai fatto, qui, con incassi che sono andati oltre ogni più rosea previsione. Siamo già al lavoro per il prossimo anno che vedrà L’Aquila capitale della cultura, quindi Tagliacozzo avrà da predisporsi ad accogliere e ricambiare questo immenso regalo concesso all’Abruzzo e, quindi, noi dovremo essere da supporto al nostro capoluogo, al sindaco Biondi, al Maestro De Amicis, e a quanti si occuperanno dei festival di questo anno particolare. Un ringraziamento oltre a tutti i componenti dello staff va al Sindaco Vincenzo Giovagnorio, il quale come al solito sostiene e supporta il festival, anche se in questi ultimi anni i paletti ministeriali sono tanti ed è veramente difficile comporre un cartellone che soddisfi tutti i gusti, ma anche questa volta ci siamo riusciti».
«È stata un’edizione molto apprezzata, soprattutto per il livello degli spettacoli e dei concerti – ha continuato il Sindaco di Tagliacozzo Vincenzo Giovagnorio – che hanno suscitato giudizi estremamente positivi, sia da parte di intenditori, sia da parte di chi soltanto ha voluto svagarsi. Ringrazio il direttore artistico Jacopo Sipari e il direttore generale Luca Ciccimarra, per l’intenso lavoro svolto in questi mesi e soprattutto in questi giorni del festival. Con la delegata alla cultura, la consigliera Alessandra Ricci e il resto dell’amministrazione, siamo già al lavoro per l’anno prossimo e tenere alto il livello e la qualità dell’offerta culturale di Tagliacozzo che e la porta culturale e turistica dell’Abruzzo da e per Roma».
Il Festival ha visto eventi dislocati nei palazzi e nei luoghi più belli e storici del centro, come palazzo Ducale che ospiterà sino al 31 agosto, due mostre, grazie a Cesare Biasini Selvaggi ed Emanuele Moretti di Contemporanea 25 ospitanti, per questa edizione, le recherche di due artiste: Concetta Baldassarre con la retrospettiva Il ritratto svelato di una vita nell’arte e Annu Palakunnathu Matthew, con la personale dal titolo “Storie nascoste. Gli italiani d’Abruzzo e i soldati indiani nella Seconda guerra mondiale”, curata con Maria Teresa Capacchione, oltre una importante rassegna dedicata ai libri, con incontri quotidiani pre-concerto, nel cortile d’arme.
Grande sorpresa al concerto di Marco Masini, quando due ragazzi, Veronica e Fabrizio, hanno inteso “promettersi” sposi sul palcoscenico.