11 Settembre 2023 - 16:58:25
di Martina Colabianchi
Il Consiglio comunale si è riunito oggi, nella Sala Spagnoli di Palazzo dell’Emiciclo, per discutere e confrontarsi sul tema del dimensionamento scolastico proprio nel giorno in cui, in Abruzzo, è suonata la prima campanella per tanti studenti. Proprio il mondo della scuola è stato invitato a partecipare: in aula, infatti, presenti rappresentanti istituzionali, sindacali e dirigenti scolastici.
“Stiamo parlando di una riforma che è stata introdotta con la legge 197 del 2022 votata a dicembre, veniamo noi già da un periodo di discussione, con l’opposizione abbiamo chiesto diversi momenti di confronto” – ci spiega Stefano Albano, capogruppo Pd in Consiglio comunale e primo firmatario del Consiglio odierno.
“La questione è che si cambiano i parametri per decidere quanti alunni servono per fare un istituto comprensivo, si alza di molto la soglia. Noi riteniamo che in Italia, in questo momento, intervenire sull’istruzione, tagliando, sia sbagliato ma c’è, poi, una gigante questione che sono le aree interne. È evidente questa cosa prelude ad accorpamenti possibili e anche tagli di plessi scolastici“.
“Noi sappiamo che lo spopolamento a cui sono soggette non è solo derivante dalla scarsità di offerte di lavoro, ma anche dalla qualità dei servizi, dalla sanità all’istruzione – prosegue il consigliere. Quindi, c’è una gigante questione legata alle aree interne, una grande preoccupazione che riguarda il nostro territorio. Rispetto a questa riforma sono state fatte delle deroghe che riguardano i crateri 2016 e 2017, cioè i terremoti di Amatrice, delle Marche etc. Noi crediamo che ci sia bisogno di estendere questa deroga anche al terremoto 2009 e quindi all’Aquila e ai comuni del comprensorio“.
“Quindi, noi oggi stiamo facendo un Consiglio molto serio, non è una battaglia strumentale, è una preoccupazione vera che va dai comitati dei cittadini, ai dirigenti scolastici, ai sindacati, a tante figure del mondo della scuola che oggi partecipano e quindi su questo noi concentreremo la nostra riflessione“, conclude.
“Che la cosiddetta riforma sul dimensionamento scolastico, che in realtà altro non è che un gigantesco taglio di un servizio fondamentale, sia profondamente sbagliata, è evidente“. Lo dichiara il senatore del Partito Democratico Michele Fina, partecipante alla seduta del Consiglio comunale, che sottolinea:
“Non valgono le minimizzazioni della destra, quando pretendono di spiegarci che si tratta solo di una diminuzione dei dirigenti scolastici e delle segreterie amministrative. Alzando la soglia minima di alunni per costituire gli istituti comprensivi se ne ottiene la diminuzione e l’accorpamento di molti di essi. Ne pagheranno le conseguenze soprattutto le nostre aree interne e le nostre frazioni, i cui istituti perderanno centralità e qualità. Scegliere di non prevedere compensazioni per i territori più deboli è una follia: proprio nel momento in cui tra le missioni principali del Piano nazionale di ripresa e resilienza c’è il rilancio della scuola, è proprio in queste aree del Paese che si dovrebbero innanzitutto prevedere investimenti. Per combattere lo spopolamento non basta qualche piccola prebenda in denaro alle famiglie con i nuovi nati, come quelle disposte dalla Regione Abruzzo, se poi non ci sono le scuole dove si può crescere e formarsi. Lo spopolamento si combatte attraverso il mantenimento e il potenziamento dei servizi. La destra fa esattamente il contrario“.