12 Settembre 2025 - 10:56:41

di Martina Colabianchi

Manifestanti pro Palestina hanno bloccatoquesta mattina la via di accesso principale alle sedi di Leonardo e Thales Alenia Space nella zona industriale ovest dell’Aquila, per poi essere dirottati nel vicino centro commerciale L’Aquilone.

Tensioni con la polizia si sono verificate alla richiesta di liberare l’accesso alle aziende.

“Leonardo Spa fa i soldoni sul sangue dei popoli”, si leggeva in uno dei cartelli. Un altro recita: “Fuori Leonardo dalle università”.

Sul posto presenti agenti della Digos e un furgone della polizia con agenti in tenuta antisommossa.

Alla mobilitazione hanno partecipato attivisti da tutto l’Abruzzo, con azioni di volantinaggio già avviate il mese scorso. Tra i cartelli, anche uno con scritto “Sabotiamo la guerra, blocchiamo tutto“.

L’industria Leonardo è nell’occhio del mirino perché accusata di vendere armi ad Israele, le stesse armi utilizzate per uccidere civili a Gaza, dove è in corso una delle più grandi catastrofi umanitarie degli ultimi anni.

Ai lavoratori di Leonardo, così come già stanno facendo i portuali in molte parti del mondo, i manifestanti chiedono di dare il loro contributo fermando, in blocco, la produzione.

Nel sit-in anche striscioni di solidarietà nei confronti dei tre palestinesi Anan Yaheesh, Ali Irar e Mansour Dogmosh, sotto processo all’Aquila con l’accusa di terrorismo internazionale. Proprio in vista della ripresa del processo, il 19 e il 26 settembre, il sindacato Slai Cobas ha organizzato un’assemblea pubblica proprio nel corso dello svolgimento della manifestazione.

Una strada secondaria ha permesso comunque l’accesso ai dipendenti della Leonardo, così come alla Thales Alenia, e in entrambe il lavoro è proceduto regolarmente.

Dai manifestanti e dal sindacato, anche il sostegno alla Global Sumud Flotilla, che ieri ha visto partire la flotta italiana. Alcune delle imbarcazioni dell’iniziativa internazionale, che mira a portare aiuti umanitari e supporto politico al popolo palestinese, sono state colpite negli scorsi giorni da droni o da ordigni sganciati da droni, come testimoniato dalle persone a bordo.