Sinistra Italiana: «Gaza, il genocidio non è più solo una parola. È realtà»

16 Settembre 2025 - 16:35:39

Non è più sufficiente alzare gli occhi al cielo o commuoversi davanti ai
bambini trucidati in diretta TV o sui social. Non basta più indignarsi a
intermittenza. Serve coraggio. Serve una voce che scuota le coscienze,
che rompa il muro dell’indifferenza e dell’ipocrisia diplomatica.

A Gaza è in corso una distruzione sistematica. Oltre 1.800 edifici
residenziali sono stati rasi al suolo tra agosto e settembre, in gran
parte non da bombardamenti, ma da bulldozer e scavatrici israeliane che
avanzano quartiere dopo quartiere. Interi quartieri come Zeitoun,
Al-Tuffah e Jabalya sono stati cancellati dalla mappa. Cinque
grattacieli contenenti oltre 4.000 civili sono stati bombardati in pochi
giorni.

Netanyahu ha ordinato l’invasione di Gaza con l’esercito. L’operazione è
avvenuta di notte, non per pudore, quello l’hanno perso da tempo,
ammesso che lo abbiano mai avuto, ma per accelerare una strategia di
conquista totale.

Siamo probabilmente di fronte alla fase finale, la più grave, di una
punizione collettiva iniziata quasi due anni fa, inflitta sulla pelle
del popolo palestinese. Cambierà la geografia della zona, sì. Ma non
cambierà la sostanza di ciò che accade da tempo: lo sviluppo metodico e
spietato di un genocidio.

La International Association of Genocide Scholars (IAGS) ha dichiarato
che le azioni di Israele soddisfano la definizione legale di genocidio
secondo la Convenzione ONU del 1948. Lo sterminio sistematico di
bambini, la distruzione delle infrastrutture vitali, lo sfollamento
forzato di milioni di persone, la privazione di cibo, acqua, cure
mediche: tutto questo non può più essere ignorato.

Non essere riusciti a mettere fine all’aggressione di Netanyahu e al
genocidio dei palestinesi rappresenta la più profonda sconfitta della
comunità internazionale, che si proclama fondata sul diritto, ma che
oggi tace o balbetta.

Anche oggi, da Meloni e Tajani, fino agli esponenti locali del centro
destra, non arriveranno che richiami al buon senso, inviti alla
moderazione, parole vuote che fotografano perfettamente l’ignavia e la
complicità della maggior parte dei governi occidentali.

Come Sinistra Italiana, insistiamo e chiediamo:

Il cessate il fuoco immediato e permanente.
Il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell’Italia e
dell’UE.
L’interruzione di ogni collaborazione militare e commerciale con Israele
finché non cesseranno le violazioni del diritto internazionale.
Il sostegno pieno all’UNRWA e agli aiuti umanitari.
L’apertura di un’indagine internazionale per crimini di guerra e
genocidio.
Se crediamo davvero nei diritti umani, non possiamo voltare lo sguardo.
È tempo di riflettere, di agire, di rompere il silenzio. L’indifferenza
non è neutralità: è complicità. Serve il coraggio di schierarsi, di
porci domande scomode, di guardare in faccia l’ingiustizia.

La pace non nasce dalla equidistanza, ma dalla verità. Gaza ci chiama. E
noi rispondiamo!