Aree interne, all’incontro di ALI ad Atessa i dati: “Oltre 200 comuni coinvolti, partita chiave per l’Abruzzo”

19 Settembre 2025 - 11:37:31

Sono 202 i Comuni abruzzesi, circa due terzi del totale, che ricadono
nelle aree interne, in base alla classificazione della Strategia
Nazionale. Si tratta di una porzione di territorio che soffre di
spopolamento più del resto della regione: dalla dotazione di risorse per
contrastarlo, e dal coordinamento e dall’efficacia delle misure, dipende
quindi il destino di una parte molto rilevante dell’Abruzzo. E’ emerso
dai dati elaborati dall’ufficio studi di ALI e presentati al convegno
“Aree interne, un patrimonio da difendere. Un approccio integrato per
tutelare i comuni più fragili e identitari dell’Abruzzo”, che si è
svolto ad Atessa, al Val di Sangro Expò.

“Si discute dell’efficacia della legge sulla montagna, recentemente
approvata in Parlamento”, dichiara il direttore di ALI Abruzzo
Alessandro Paglia. “Dal nostro studio emerge che per la nostra regione è
particolarmente importante, vista la quota di territorio coinvolta, che
le misure siano tempestive, coordinate ed efficaci. Desta preoccupazione
che la legge sulla montagna non introduca nuovi fondi rispetto a quanto
già previsto della legge di bilancio del 2023, e che il testo preveda
l’adozione di ben 15 decreti attuativi, con il rischio evidente di un
rallentamento dell’applicazione concreta delle misure previste. A questo
si aggiunge il mancato finanziamento della legge Realacci per i piccoli
Comuni, strumento valido ma da anni privo di copertura economica”. Il
presidente Angelo Radica sottolinea: “Abbiamo segnalato quanto sia
importante che al momento di decidere quali siano i comuni beneficiari,
criteri geografici e ragionieristici non escludano comuni e territori
bisognosi. L’Abruzzo ne soffrirebbe in modo particolare. E’ fondamentale
poi che ci siano risorse sufficienti in un quadro unitario, che abbia
respiro strategico: si farebbero più danni che benefici a considerare
esaustivo un provvedimento che non sia inserito in un percorso capace di
capovolgere la concezione e la priorità delle politiche, un percorso che
agisca in primo luogo sulla dotazione dei servizi: l’obiettivo deve
essere assicurare un livello uniforme in tutto il territorio nazionale,
a cominciare da scuola e sanità”.

Sulla base della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) i comuni “in
aree interne” sono 16 nella provincia di Teramo (il 34 per cento del
totale), 30 nella provincia di Pescara (65,2 per cento), 70 nella
provincia dell’Aquila (64,8 per cento) e 86 nella provincia di Chieti
(82,7 per cento). Le proiezioni al 2045 indicano che al ritmo attuale in
questi Comuni lo spopolamento sarà assai più consistente rispetto al
resto dell’Abruzzo, il 12,2 per cento della popolazione a fronte di una
media regionale attestata all’8,5 per cento.