20 Settembre 2025 - 10:16:23

di Vanni Biordi

Si è concluso un ciclo addestrativo di quattro settimane che ha visto protagonisti 1257 allievi marescialli del primo anno della Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza, in collaborazione con gli istruttori del 9° Reggimento Alpini dell’Esercito Italiano.

L’evento, culminato nell’esercitazione finale denominata “Ash Haven”, rappresenta un momento chiave nella formazione di futuri operatori delle Fiamme Gialle, focalizzato non solo su competenze militari ma anche su abilità professionali e relazionali essenziali per il loro ruolo polivalente.

Durante il “campo d’arma”, gli allievi si sono alternati in diverse discipline, acquisendo hard skill come tattiche militari di base e tecniche di polizia, alongside soft skill quali capacità relazionali, regolazione emotiva e spirito di adattamento. Particolare enfasi è stata posta sulle procedure di intervento in caso di pubblica calamità, con attività dedicate alla protezione civile e all’allestimento di campi operativi. Questo approccio riflette l’evoluzione della Guardia di Finanza, che non è solo un corpo di polizia economico-finanziaria ma anche un attore cruciale in scenari di emergenza nazionale, come dimostrato in passati interventi durante terremoti e alluvioni.

La Scuola Ispettori e Sovrintendenti, situata all’Aquila e dedicata alla formazione di marescialli e sovrintendenti, ospita corsi che integrano elementi militari con professionalità specifiche del Corpo. La collaborazione con il 9° Reggimento Alpini, un reparto specializzato nel combattimento in montagna con sede proprio all’Aquila e inquadrato nella Brigata Alpina Taurinense, sottolinea l’importanza di sinergie interforze. Fondato nel 1921, il reggimento ha una storia gloriosa in operazioni alpine e ha contribuito a trasmettere tecniche alpinistiche e abilità ginnico-sportive militari agli allievi della Guardi di Finanza.
In un contesto come quello abruzzese, queste esercitazioni assumono un valore simbolico e pratico. La regione, con il suo terreno montuoso e soggetto a rischi naturali, richiede forze preparate a operare in ambienti ostili.

La Guardia di Finanza, con il suo duplice ruolo di tutela economica e supporto alla sicurezza pubblica, si posiziona come pilastro nella gestione di crisi, come evidenziato dalle recenti normative che rafforzano il coordinamento con Protezione Civile e Forze Armate.

L’esercitazione finale “Ash Haven”, condotta in quattro fasi, ha sintetizzato l’intero percorso addestrativo. La prima fase si è svolta presso la Caserma “M.O.V.M. Giudice”, sede della Scuola, con l’inaugurazione della palestra addestrativa “Mazer House” per il movimento e il combattimento nei centri abitati. Successivamente, alla Caserma “Pasquali” del 9° Reggimento Alpini, gli allievi hanno assistito a dimostrazioni di tecniche alpinistiche e esercizi ginnico-sportivi militari.

La terza fase, nell’area addestrativa di Forcella Manzano (Aq), ha visto l’esecuzione di un atto tattico con squadre fucilieri in attacco, simulando scenari operativi reali. Infine, di ritorno alla Scuola, si sono concluse le fasi operative con la cerimonia di premiazione del Trofeo “Vincenzo Giudice”. Questo riconoscimento annuale va al team che eccelle nelle diverse discipline addestrative e onora la memoria di Vincenzo Giudice, maresciallo maggiore della GdF ucciso dai nazisti nel 1944 a Bergiola Foscalina, in provincia di Massa, mentre si sacrificava per salvare civili da un massacro. Nato a Eboli nel 1891, Vincenzo Giudice è insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare per il suo eroismo durante la Resistenza, un esempio di dedizione che ispira le nuove generazioni di finanzierie.

Alla cerimonia hanno presenziato il Comandante della Scuola Gabriele Failla, l’Ufficiale di Divisione dell’Esercito Gaetano Lunardo e altre autorità militari, a testimonianza dell’alto profilo dell’evento.
Queste esercitazioni non sono solo un rito di passaggio per gli allievi del 96° Corso “Brennero III”, ma un investimento sulla difesa del Paese. In un’epoca di instabilità climatica e geopolitica, la preparazione a calamità naturali e operazioni congiunte rafforza il sistema di difesa italiano. La GdF, con oltre 60.000 effettivi, integra competenze fiscali con capacità operative, come visto in missioni internazionali o nel contrasto al crimine organizzato. L’esercitazione “Ash Haven”, evidenzia come l’addestramento militare sia evoluto verso un modello olistico, preparando personale versatile e adattabile.

In buona sostanza, l’evento di ieri all’Aquila non solo certifica la prontezza di nuovi quadri della Guardia di Finanza, ma ribadisce l’importanza di una formazione integrata, capace di affrontare le sfide del domani con professionalità e spirito di servizio.