25 Settembre 2025 - 17:38:25
di Martina Colabianchi
Celebrazioni religiose, momenti di riflessione, ma anche eventi culturali, mostre, spettacoli, un festival dedicato al rapporto tra uomo e animali, tradizione e aggregazione sociale, con l’obiettivo di promuovere in Italia e nel mondo il messaggio francescano di pace e speranza. È tutto pronto ad Assisi per le celebrazioni nazionali 2025 in onore di San Francesco, patrono d’Italia.
Un programma ricco di iniziative, dal 23 settembre all’11 ottobre prossimi, presentato oggi a Palazzo Donini a Perugia, presenti Valter Stoppini, sindaco di Assisi, Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria, Emanuele Imprudente, vice presidente dell’Abruzzo, regione che quest’anno donerà l’olio per la lampada che arde sulla tomba del Santo, Ersilia Lancia, assessore al turismo del Comune dell’Aquila, Massimiliano Presciutti, presidente della Provincia di Perugia, rappresentanti delle Famiglie Francescane di Assisi (fra Luca Di Pasquale, vice responsabile per i Centenari Francescani dei Frati Minori di Umbria e Sardegna; Andrea Rossi, addetto stampa del Sacro Convento, che ha portato un messaggio del custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni), don Giovanni Zampa, vicario generale della Diocesi di Assisi, Nocera Umbra, Gualdo Tadino e di Foligno. Alla presentazione anche il prefetto di Perugia, Francesco Zito, il questore di Perugia, Dario Sallustio, la presidente del Consiglio Comunale di Assisi, Annalisa Rossi, il vicesindaco, Veronica Cavallucci, consiglieri comunali, rappresentanti di forze dell’ordine e associazioni della città e del territorio.
Si tratta di una ricorrenza non solo religiosa ma anche civile, che coinvolge tutta la comunità, con al centro la figura di Francesco, come racconta anche la nuova grafica del manifesto ufficiale delle celebrazioni, che propone la prima immagine del Santo ad Assisi – giunta a noi attraverso il ritratto realizzato dal Cimabue nella Basilica inferiore, fra il 1285 e il 1288 – che sembra uscire dall’affresco per dialogare, ieri come oggi, con la città serafica e il mondo.
«L’Aquila e Assisi sono città unite da un vincolo profondo di spiritualità e cultura. La devozione a San
Francesco rappresenta un filo invisibile che lega le nostre comunità e che oggi si rinnova in un momento
di grande valore identitario e collettivo. Portare qui la Perdonanza Celestiniana e raccontare il nostro
cammino verso Capitale Italiana della Cultura 2026 significa ribadire come la spiritualità francescana
possa essere anche un ponte di dialogo, speranza e sviluppo tra territori e persone».
Così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che ha inviato un saluto ai presenti, unitamente all’assessore al turismo del Comune dell’Aquila, Ersilia Lancia, presente alla conferenza stampa.
Il clou sarà il 3 e il 4 ottobre, con i grandi festeggiamenti che proietteranno Assisi e l’Umbria verso
l’ottavo centenario della morte del Santo nel 2026, evento storico che interesserà tutto il Paese,
considerata anche l’imminente e definitiva approvazione della legge che fa tornare il giorno di San Francesco festa nazionale. Le iniziative del 4 ottobre 2025 saranno seguite in diretta RAI ed è annunciata
anche la presenza di membri del Governo. Protagonista delle celebrazioni sarà quest’anno la Regione Abruzzo che, oltre ad offrire l’olio e altri doni, promuoverà una serie di eventi culturali e parteciperà con
circa 80 delegazioni comunali e oltre 2mila pellegrini. E sono migliaia, da tutta Italia e dall’estero, i fedeli, i visitatori e i turisti attesi ad Assisi in questi giorni di festa, che vedono la città serafica al centro del mondo, come capitale di pace, dialogo, coesione e speranza, nel segno di San Francesco.
Il programma completo delle celebrazioni francescane è su www.visit-assisi.it, sito ufficiale d’informazione
turistica della città di Assisi.