26 Settembre 2025 - 18:21:09

di Tommaso Cotellessa

Resta alta l’attenzione della politica abruzzese sul conflitto israelo-palestinese. La prossima seduta del Consiglio regionale, in programma il 30 settembre, sarà infatti animata dalla discussione di tre risoluzioni sul tema.

Alle due iniziative presentate dall’opposizione – una a firma del consigliere del Partito Democratico Pierpaolo Pietrucci e l’altra dei consiglieri del Movimento 5 Stelle Domenico Taglieri ed Erika Alessandrini, che chiedono sostegno alla popolazione palestinese e l’interruzione di ogni rapporto con lo Stato di Israele – si aggiunge ora una risoluzione dei capigruppo di maggioranza.

Il documento del centrodestra si differenzia nettamente da quelli del cosiddetto “campo largo”, puntando a sostenere il Governo italiano nella ricerca di una soluzione seria e responsabile al conflitto in Medio Oriente. L’obiettivo è impegnare il presidente della Regione e la giunta a promuovere e supportare ogni iniziativa dell’esecutivo nazionale utile alla risoluzione della crisi.

«La Regione Abruzzo condanna da sempre con fermezza ogni forma di violenza e ritiene che la crisi in Medio Oriente debba essere affrontata con serietà, responsabilità e rispetto per le popolazioni coinvolte. Il Governo italiano ha dimostrato fin da subito attenzione e impegno, sia sul piano diplomatico sia su quello umanitario, fornendo assistenza alla popolazione di Gaza e accogliendo il maggior numero di rifugiati provenienti dalla Striscia – scrivono i capigruppo Massimo Verrecchia, Emiliano Di Matteo, Vincenzo D’Incecco, Marianna Scoccia e Luciano Marinucci –. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ribadito con chiarezza la priorità del cessate il fuoco e la mozione che sarà presentata in Parlamento per il riconoscimento della Palestina, subordinata al rilascio degli ostaggi e all’esclusione di Hamas da ogni forma di governo, rappresenta un passo concreto verso una soluzione equilibrata e duratura. Riteniamo irresponsabile strumentalizzare il conflitto per fini politici interni, alimentando tensioni e promuovendo manifestazioni che rischiano di destabilizzare il Paese. Le istituzioni devono operare per costruire ponti, non per alzare muri. La nostra risoluzione vuole riaffermare il ruolo delle istituzioni regionali nel sostenere un percorso di pace, nel rispetto della diplomazia e della legalità internazionale. Il nostro compito è quello di contribuire, con onestà e senso delle istituzioni, a una soluzione che metta al centro la vita e la dignità delle persone».

La seduta del Consiglio regionale si preannuncia quindi fortemente caratterizzata da temi di politica internazionale. L’auspicio è che, al di là delle contrapposizioni politiche, possano emergere segnali di unità e gesti che, seppur simbolici, rappresentino un esempio di cooperazione e di impegno concreto per la costruzione di autentiche politiche di pace.