Di Marco su Farmaci negati: "Scuse tardive ai pazienti, ora la Asl dica perché non ha agito"

27 Settembre 2025 - 18:47:23

“Prendiamo atto delle scuse della Asl Lanciano Vasto Chieti per i
ritardi nella fornitura dei farmaci oncologici, ma queste scuse arrivano
quasi due mesi dopo il 5 agosto, quando ho sollevato il caso in
Consiglio regionale facendo arrabbiare il presidente Marsilio che mi ha
dato del bugiardo e dello sciacallo. La realtà parla da sola, non solo
il caso esiste, ma purtroppo, nel frattempo, i malati oncologici hanno
subito disagi che potevano essere evitabili. Ora chiediamo al DG Mauro
Palmieri di spiegare perché per un mese e mezzo, nonostante le ripetute
richieste arrivate a lui e alla struttura da parte del direttore della
Farmacia ospedaliera non ha agito”, cosi il consigliere regionale
Antonio Di Marco commentando l’incontro fra direzione aziendale e malati
oncologici tenutosi ieri.

“Non sta a me stabilire se ci siano responsabilità, ma dalla prima
segnalazione giuntami via mail in agosto si sono susseguiti tanti fatti,
provati dalle scuse di oggi ai malati e dall’incomprensibile inerzia
della Asl da giugno a quel Consiglio regionale – incalza Di Marco – . La
Asl non ha provveduto al rifornimento a fronte di carenze note perché
preventivamente annunciate e non ha fornito spiegazioni né alla
struttura, né ai malati, ai quali è solo stato detto di tornare al
prossimo turno di chemio. Tutto questo in Commissione Vigilanza è emerso
sia dalle audizioni dei vertici aziendali, sia dalle documentazioni
recepite da parte del direttore della farmacia ospedaliera, il quale già
da giugno chiedeva indicazioni sul rifornimento, esortava a chiudere
contratti, rimarcava il rischio, poi verificatosi, che i malati
dovessero interrompere le terapie, fino alla sua rimozione avvenuta poco
dopo l’esplosione del caso con la motivazione che non aveva superato il
periodo di prova di un incarico che sarebbe dovuto essere quinquennale
quando ha vinto il concorso. Infine, se la Regione e l’assessore Verì a
mezzo stampa hanno dichiarato che il riassortimento sarebbe stato
assicurato in pochi giorni, cosa che si è concretizzata solo l’8 agosto
con la conclusione dei contratti a settembre, resta da chiedersi perché
né la Asl né la Regione si siano mossi prima. Altro ragionevole dubbio è
se il mancato rinnovo dei contratti relativi ai farmaci fosse legato,
come sarebbe facile intuire, ai tagli lineari del 2% imposti dal governo
regionale alle Aziende sanitarie, nel vano tentativo di riassestare le
inefficienze pregresse. Fatte le scuse è ora arrivato il momento di
chiarire il resto”.