29 Settembre 2025 - 16:36:28
di Tommaso Cotellessa
«La ricostruzione post-sisma non può essere interrotta da scadenze che non tengono conto delle reali condizioni dei cantieri. Occorre un intervento normativo rapido e concreto per garantire certezze a cittadini, imprese e professionisti coinvolti nel processo».
È questa la posizione dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia dell’Aquila sul tema della ricostruzione, ritenuto urgente non solo per completare i lavori avviati ma anche per dare continuità all’impegno nelle aree colpite dal sisma del 2009 e da quelli del 2016 e 2017.
L’appello nasce da un documento tecnico-politico, elaborato con l’obiettivo di sensibilizzare Governo e Parlamento. Il testo è frutto di un’assemblea convocata il 3 settembre per discutere le prospettive della ricostruzione nei crateri sismici, alla luce della prossima scadenza delle procedure relative all’addendum Superbonus 110%.
Questa misura straordinaria, pensata per sostenere gli interventi su aggregati danneggiati dagli eventi tellurici dal 2009 in poi, è stata introdotta per coprire l’aumento dei costi dei materiali e favorire la chiusura dei cantieri. Tuttavia, la sua validità è limitata al 31 dicembre 2025, con il rischio di bloccare numerosi lavori, aprire contenziosi e rallentare ulteriormente il processo di ricostruzione.
Per affrontare la questione, l’Ordine ha istituito una Commissione Ricostruzione, composta dal Consigliere Segretario Maria Teresa Todisco e dagli ingegneri Maria Grazia D’Ascanio, Paolo De Santis e Gabriele De Simone. La commissione ha redatto un documento, approvato dal Consiglio nella seduta del 25 settembre 2025, che individua i nodi principali e avanza proposte operative.
Tra queste, la più urgente è l’adozione di un decreto di urgenza che proroghi l’addendum 110% fino al 31 dicembre 2026 per i cantieri già avviati. In alternativa, l’Ordine propone un nuovo provvedimento che introduca un contributo straordinario, in grado di garantire le risorse necessarie al completamento delle opere.