30 Settembre 2025 - 11:04:22

di Tommaso Cotellessa

«Tutti dicono pace Tutti dicono pace» questa la frase che ha dato il titolo all’incontro organizzato dalla comunità del Serra Club L’Aquila domenica scorsa, in occasione dell’evento di apertura dell’Anno sociale 2025/2026.

Una frase, tratta dal capitolo otto del libro del profeta Geremia, che appare vera più che mai nei tempi che stiamo vivendo, mentre vediamo tanti arrabattarsi per parlare di pace mentre nel mondo imperversano conflitti e massacri.

L’evento, che ha avuto luogo all’interno della Basilica di San Bernardino da Siena, ha visto la partecipazione della presidente nazionale Serra International Italia Maria Lo Presti, oltre che della Chiesa aquilana e una moltitudine di fedeli.

Ad aprire l’incontro è stata la Santa Messa presieduta dall’arcivescovo metropolita della Chiesa di L?Aquila, mons. Antonio D’Angelo e concelebrata dal Rettore della Basilica padre Daniele Di Sipio.

La presidente del club aquilano Giovanna Renzetti, in rappresentanza dei numerosi soci presenti, ha ringraziato dapprima gli illustri relatori che hanno abbracciato l’iniziativa assieme alla Chiesa di L’Aquila, l’Ordine dei Frati Minori Francescani della Basilica di San Bernardino ed il Comune dell’Aquila che hanno patrocinato l’evento, poi, ha salutato la comunità intervenuta. Presenti anche diversi rappresentanti di altre associazioni laicali, enti e club service cittadini che hanno risposto all’invito serrano di partecipare a questo incontro di approfondimento nel segno di una trasformazione profonda verso il disarmo. Tra questi, è intervenuto da Roma anche il Governatore del Distretto 72 Serra Italia Roberto Razzano, che segue l’operato dei club serrani tra Abruzzo, Lazio, Campania e Molise.

Nell’introduzione Renzetti ha ricordato che a breve ricorrerà il Cinquantesimo Anniversario del Serra Club L’Aquila nel 2026, in concomitanza con L’Aquila Capitale Italiana della Cultura, anno in cui il servizio sociale di evangelizzazione si affiancherà a quello di valorizzazione della bellezza delle arti a testimonianza della bellezza del creato.

«Da pochi giorni abbiamo festeggiato il ripristino della festività di San Francesco d’Assisi “Patrono d’Italia” assieme al decimo anniversario della canonizzazione di San Junipero Serra frate francescano, nostro protettore e delle vocazioni sacerdotali, considerato negli U.S.A. “Padre fondatore della Patria”, dalle cui missioni della seconda metà del settecento, sono sorte la maggior parte delle città californiane tra cui San Diego, Los Angeles e San Francisco. Nel comune cammino i nostri Santi ci dimostrano, oggi come sempre, di come sia necessario donare e donarsi per sperimentare la gioia del Vangelo vivendo la Chiesa “in uscita” dalle nostre comodità e dal conformismo per condividere la tenerezza riconciliatrice di Dio per le strade del mondo».

Padre Daniele Di Sipio ha proseguito il discorso soffermandosi su come si stia preparando con l’OFM di L’Aquila ed assieme ad altri tantissimi pellegrini, a celebrare ad Assisi la festa di San Francesco, il 3 e 4 ottobre prossimi, che vedrà la nostra regione Abruzzo, dopo oltre vent’anni, donare l’olio che alimenterà la lampada votiva sulla tomba del Santo.

Laprof.ssa Maria Lo Presti, Teologa e Direttrice dell’Ufficio Diocesano per l’Insegnamento della Religione Cattolica di Palermo, ha approfondito il tema serrano dell’incontro, da lei scelto proprio per quest’anno sociale, dando ai presenti tanti spunti diversi per potersi interrogare per affrontare nella fede questo particolare momento in cui i conflitti aperti nel mondo interpellano le nostre coscienze. 

Da fonte biblica come il salmo 122, dall’idea della Gerusalemme celeste a quella terrena e ai discorsi e magistero dei Pontefici del ‘900, come l’attuale Leone XIV, con il saluto dell’inizio del suo pontificato “La pace sia con voi” e la pace disarmata e disarmante che esige la responsabilità dell’uomo e della donna contemporanei. 

«L’attenzione va alle persone e, al di là dei conflitti ampi, la pace va costruita nel cuore di ogni uomo a partire dal disarmo, come dice papa Leone XIV, a partire dalle parole, dalle azioni, risanando tutte le relazioni. Questo è il compito fondamentale che Gesù ci ha affidato perchè lui nella sua carne, col suo mistero di morte e resurrezione, nella sua carne ha sconfitto ogni divisione per creare un solo popolo».

Nelle conclusioni, l’Arcivescovo Metropolita di L’Aquila Mons. Antonio D’Angelo ha ringraziato il Serra club L’Aquila per aver reso disponibile questo approfondimento alla comunità con spirito di donazione facendo rete con la pastorale diocesana per vivere insieme le attività con lo stile della comunione, precisando che il camminare insieme costituisce di per sè una testimonianza di reciprocità orientata al preoccuparci di meno di cosa fare ma preoccuparci maggiormente dell’incontro dentro. 

«La Pace è un dono che viene dal Signore ma va cercato attraverso l’operosità e va costruita attraverso un percorso che ciascuno deve fare con se stesso, nella ricerca e la volontà di un bene comune, provando ogni giorno ad essere “operatori di pace” in questo senso. Cercare la verità nel bene delle persone che ci sono di fronte e la giustizia valorizzando soprattutto la dignità di ogni persona. Solo mettendosi in questa prospettiva, in questo spirito, si potrà costruire una realtà nuova, un mondo nuovo. Le aggressioni e la violenza che constatiamo nei piccoli e grandi eventi che ci circondano possono essere spenti solo dalla ricerca del bene dell’altro».