07 Ottobre 2025 - 16:42:04
di Redazione
«In un momento storico in cui la violenza e la polarizzazione attraversano anche il linguaggio quotidiano, credo che la letteratura possa ancora insegnarci a gestire i conflitti con empatia, intelligenza e coraggio».
Così Luca Centi, scrittore e docente aquilano, commenta la sua nona opera editoriale: Game of Destiny, in uscita domani per Giunti Editore, un fantasy per ragazzi che, attraverso l’immaginazione, affronta con delicatezza il tema del bullismo.
In un panorama letterario per giovani che spesso alterna evasione e denuncia, lo scrittore trova un equilibrio raro: unisce il fascino dell’avventura fantasy alla profondità di un tema sempre urgente, il bullismo e il bisogno di riconoscersi oltre i ruoli e le apparenze.
«Come autore e come insegnante, ho sentito il bisogno di raccontare il bullismo da un punto di vista nuovo, non solo come ferita, ma come occasione di comprensione e di crescita» racconta Luca con autentica sensibilità, senza alcun timore di lasciarla trasparire.

Ambientato nel mondo digitale di un videogioco MOBA, La Landa dell’Eterno, il romanzo segue tre protagonisti che, dietro ai loro avatar, imparano a riscoprirsi. Nicoletta e Thomas, due giocatori uniti dal desiderio di sentirsi liberi e Bastien, un ragazzo che nel mondo reale conosce la solitudine e la violenza dell’esclusione, ma che nel gioco diventa Dolos, potente e rispettato. Quando un misterioso simbolo li trascina davvero all’interno del videogioco, i tre dovranno affrontare non solo le battaglie del mondo virtuale ma anche quelle che abitano dentro di loro.
“Game of Destiny” è il nome del videogioco in cui entrano i protagonisti, ma è anche una metafora del nostro tempo.
«Viviamo immersi in mondi virtuali dove costruiamo relazioni, condividiamo emozioni e, a volte, ci nascondiamo dietro a uno schermo. Ho scelto questo titolo perché il gioco rappresenta quel luogo in cui i ragazzi oggi comunicano, si mettono alla prova, si cercano e, spesso, si perdono» spiega l’autore.
Luca Centi, grazie al suo lavoro quotidiano con il mondo giovanile, ha la possibilità di osservare da vicino le loro fragilità, cogliendone le caratteristiche più vere. Con sensibilità profonda, infatti, nel suo libro esplora la dimensione emotiva del bullismo, restituendone la complessità attraverso gli strumenti del fantastico.
Nella Landa dell’Eterno, il sopruso diventa simbolo, la vulnerabilità si fa forza e il coraggio assume la sua forma più autentica: quella di chi trova la voce per non restare in silenzio. Ma Game of Destiny non è soltanto un romanzo sul bullismo: è anche una riflessione profonda sulla costruzione del sé, sulla ricerca di identità e sull’uso consapevole delle tecnologie. Attraverso un linguaggio vicino ai lettori di oggi, l’autore mostra come il digitale non sia soltanto un rifugio o una fuga, ma possa diventare uno spazio di confronto, scoperta e crescita. La realtà virtuale si intreccia così con quella emotiva, invitando a riconoscere il valore delle proprie scelte, il peso delle parole e la necessità di trovare un equilibrio tra ciò che siamo e ciò che mostriamo.
Tra introspezione e avventura, Game of Destiny offre ai lettori un’esperienza di immedesimazione potente, in cui la fantasia non nasconde la realtà, ma la illumina da un’altra angolazione. È un libro che parla di empatia, rispetto e responsabilità, e che ricorda come, anche nel mondo digitale, ogni gesto e ogni parola possano diventare strumenti di gentilezza o di ferita.