09 Ottobre 2025 - 10:53:32

di Redazione

Dopo il forte riscontro della prima edizione, torna a Calascio l’11 e 12 ottobre 2025 OVIS – Festival della Pastorizia, organizzato dalla Cooperativa di Comunità di Calascio con il patrocinio e il sostegno del Comune di Calascio. Due giornate intense di incontri, laboratori, degustazioni, testimonianze, arte, musica e formazione, con un filo conduttore chiaro: il ruolo delle donne nella pastorizia e nelle filiere agro-silvo-pastorali contemporanee.

A un anno dal debutto, Ovis torna come piattaforma viva di comunità, formazione, cultura e rilancio produttivo nelle aree interne dell’Abruzzo. La prima edizione ha riportato attenzione sul mestiere del pastore e sulla filiera della lana, avviando percorsi che oggi trovano continuità grazie alla cooperazione locale e a nuove reti di progetto. Il focus sul femminile diventa la chiave identitaria dell’edizione 2025, dove donne allevatrici, artigiane, imprenditrici, formatrici e giovani professioniste emergono come protagoniste del cambiamento.

Il festival è pensato anche per le famiglie e i più piccoli, grazie a un programma ricco di laboratori creativi e attività artigianali accessibili. Con iniziative come PecorArte e le dimostrazioni sulla lana e sul formaggio, bambini e genitori possono partecipare insieme, scoprendo i saperi della pastorizia in forma esperienziale e giocosa. OVIS diventa così uno spazio intergenerazionale, dove tradizione e futuro si incontrano.

Si apre sabato mattina con un appuntamento nazionale che segna la continuità con i percorsi avviati nel 2024: “Formare la pastorizia del futuro – Competenze e approcci per il rilancio del mestiere del pastore”, incontro organizzato da Slow Food e D.R.E.A.M. Italia a conclusione della seconda Masterclass della Scuola di perfezionamento per la pastorizia estensiva di Calascio.

A seguire, in Piazza della Repubblica, una degustazione gratuita di prodotti tipici a cura
della Cooperativa Vivi Calascio, momento che lega le produzioni locali alla socialità del borgo.
Nel pomeriggio, la Chiesa di S. Leonardo ospita “Donne e Pastorizia: racconti,
testimonianze e nuove prospettive”, incontro con imprenditrici, allevatrici e artigiane del
territorio, moderato da AnnaMaria Matarelli, assessore del Comune.

Dalle 16.00 parte anche PecorArte, laboratorio creativo gratuito per bambini dai 3 anni, che
tornerà anche domenica.
La giornata si chiude con “La Notte della Pecora”, cena a base di pecora, vino e musica dal
vivo con Zeft Live e DJ Veneno: una serata aperta al pubblico e animata grazie alla
Cooperativa Vivi Calascio.
La domenica è interamente dedicata alla trasmissione dei saperi, all’artigianato e
all’innovazione al femminile.

Dalle 10.00 nella chiesa di S. Leonardo prende forma “Intrecci d’Abruzzo: dalla pecora al
cuscino, dal filo al ricamo”, con laboratori e dimostrazioni:

Cardatura della lana e tecniche tradizionali del Tombolo Aquilano per bambini;

Fatti in CuscinO, lavorazioni di cuscini, cucito e cultura sartoriale;

Semiflex materassi, semilavorati in lana e riuso delle fibre;

Tombolo Aquilano con la maestra Cristina Bravi. Attività su prenotazione per adulti e
bambini.

Sempre la mattina, nella Sala Consiliare, si svolge “FILA: l’innovazione al femminile”, spazio di confronto a cura dell’Osservatorio Nazionale FILA – Filiera Produzione Sostenibile Lana Autoctona. Un networking dedicato a imprese femminili del territorio e nuove filiere della lana.


Nel pomeriggio tornano le attività per i più piccoli con PecorArte, mentre dalle 17.00 alle 18.00,presso lo spazio Calascio Oggi, è prevista la proiezione continua ogni 15 minuti del documentario del 1968 “Nel Silenzio dei Sassi – Rocca Calascio” di Romano Scavolini, con contributi audiovisivi ogni 15 minuti. La chiusura del festival è affidata alle mani e al latte: “Ddu’ man’ e nu callare: nasce lu cace”, dimostrazione dal vivo di lavorazione del formaggio condotta da Vittoria Pizzoferrato dell’Azienda Domenico Ciccone.

«OVIS rappresenta un modello di rinascita reale che coniuga cultura, lavoro, ambiente e comunità — dichiara il sindaco Paolo BaldiLa seconda edizione conferma il ruolo centrale della Cooperativa di Comunità di Calascio e porta nel borgo energie nuove, competenze e visioni, con particolare attenzione alle donne e ai giovani».

Il festival si svolge nell’ambito del progetto “Rocca Calascio – Luce d’Abruzzo”, finanziato dal PNRR del Ministero della Cultura – Unione Europea NextGenerationEU, con il contributo della Regione Abruzzo e la collaborazione di Slow Food, D.R.E.A.M. Italia e numerosi partner culturali, sociali ed economici del territorio.