Pietrucci: "Ultimo saluto terreno a Edoardo Alesse. La politica e l’università"
10 Ottobre 2025 - 12:37:53
“Ieri, nella Basilica di Collemaggio, abbiamo dato l’ultimo saluto al
professor Edoardo Alesse. Magnifico Rettore del nostro Ateneo dal 2019
al 2025. Morto improvvisamente e prematuramente qualche giorno dopo aver
ceduto il testimone della guida del prestigioso rettorato al professor
Fabio Graziosi, uno delle figure di spicco a livello internazionale
della nostra terra. Come uomo e come politico mi sento addolorato per
l’improvvisa scomparsa del professor Alesse e rivolgo la mia vicinanza
ai suoi famigliari. In questo mio ricordo, voglio però sottolineare
l’importanza dei contenuti della relazione di fine mandato del nostro
rettore scomparso, illustrata alla Cerimonia del Sigillo per
l’insediamento del nuovo rettore Graziosi. 205 pagine di relazione
ricchissime di spunti, dove ha illustrato l’enorme lavoro svolto e da
portare a termine per uscire definitivamente dalle difficoltà post sisma
e riconsegnare all’Ateneo e alla città luoghi e prospettive per il
futuro. In quella relazione Edoardo Alesse ha ricordato che l’Università
è la più importante “azienda cittadina”, con quasi 20 mila studenti, dei
quali 16 mila fuori sede, che alimentano oggettivamente vita ed economia
dell’intero comprensorio aquilano. Ha sottolineato i progetti in itinere
per il potenziamento dei poli universitari di Coppito e di Roio,
dell’area Ex Reiss Romoli, nonché dei palazzi storici adibiti e da
adibire a strutture al servizio dell’Università, dei suoi studenti e
della città. Con una punta polemica ha evidenziato i ritardi nella messa
in cantiere di luoghi strategici come l’ex ospedale San Salvatore, la
mancanza di parcheggi per chi opera e studia nel dipartimento di Scienze
Umane e le difficoltà che si sono venute a creare per i rallentamenti,
sempre per il complesso dell’ex San Salvatore (cito testualmente dalla
relazione di Alesse), dovuti a: “Lentezze procedurali legate al
Provveditorato alle Opere Pubbliche, cui era stata demandata la funzione
di stazione appaltante, in conformità con le delibere CIPE. Totale
trasferimento delle capacità di spesa al Provveditorato, che ha limitato
l’autonomia operativa dell’Ateneo e generato ritardi nell’attuazione
degli interventi, non sempre in linea con le scadenze previste dai
finanziamenti”. Attraverso questo esempio pratico il professor Alesse
ha voluto lanciare un appello alla classe politica tutta, di operare in
sinergia positiva con l’Università in quanto struttura strategica
culturale, sociale ed economica per una rinascita vera della Città. E
questo è quel che la politica, ai vari livelli di gestione della cosa
pubblica, dovrà fare confrontandosi con il nuovo rettore Fabio Graziosi
e con i vertici dell’Ateneo. Affrontare insieme e risolvere i problemi
per costruire una prospettiva di crescita dell’Aquila e del suo
comprensorio. Faccio mio questo “testamento” scritto dal professor
Alesse per quel che mi compete come politico espressione del
comprensorio aquilano. Sarà per me e per tutti un modo vero per
ricordarne la figura e l’opera che Edoardo Alesse ha svolto per la
nostra città”.
professor Edoardo Alesse. Magnifico Rettore del nostro Ateneo dal 2019
al 2025. Morto improvvisamente e prematuramente qualche giorno dopo aver
ceduto il testimone della guida del prestigioso rettorato al professor
Fabio Graziosi, uno delle figure di spicco a livello internazionale
della nostra terra. Come uomo e come politico mi sento addolorato per
l’improvvisa scomparsa del professor Alesse e rivolgo la mia vicinanza
ai suoi famigliari. In questo mio ricordo, voglio però sottolineare
l’importanza dei contenuti della relazione di fine mandato del nostro
rettore scomparso, illustrata alla Cerimonia del Sigillo per
l’insediamento del nuovo rettore Graziosi. 205 pagine di relazione
ricchissime di spunti, dove ha illustrato l’enorme lavoro svolto e da
portare a termine per uscire definitivamente dalle difficoltà post sisma
e riconsegnare all’Ateneo e alla città luoghi e prospettive per il
futuro. In quella relazione Edoardo Alesse ha ricordato che l’Università
è la più importante “azienda cittadina”, con quasi 20 mila studenti, dei
quali 16 mila fuori sede, che alimentano oggettivamente vita ed economia
dell’intero comprensorio aquilano. Ha sottolineato i progetti in itinere
per il potenziamento dei poli universitari di Coppito e di Roio,
dell’area Ex Reiss Romoli, nonché dei palazzi storici adibiti e da
adibire a strutture al servizio dell’Università, dei suoi studenti e
della città. Con una punta polemica ha evidenziato i ritardi nella messa
in cantiere di luoghi strategici come l’ex ospedale San Salvatore, la
mancanza di parcheggi per chi opera e studia nel dipartimento di Scienze
Umane e le difficoltà che si sono venute a creare per i rallentamenti,
sempre per il complesso dell’ex San Salvatore (cito testualmente dalla
relazione di Alesse), dovuti a: “Lentezze procedurali legate al
Provveditorato alle Opere Pubbliche, cui era stata demandata la funzione
di stazione appaltante, in conformità con le delibere CIPE. Totale
trasferimento delle capacità di spesa al Provveditorato, che ha limitato
l’autonomia operativa dell’Ateneo e generato ritardi nell’attuazione
degli interventi, non sempre in linea con le scadenze previste dai
finanziamenti”. Attraverso questo esempio pratico il professor Alesse
ha voluto lanciare un appello alla classe politica tutta, di operare in
sinergia positiva con l’Università in quanto struttura strategica
culturale, sociale ed economica per una rinascita vera della Città. E
questo è quel che la politica, ai vari livelli di gestione della cosa
pubblica, dovrà fare confrontandosi con il nuovo rettore Fabio Graziosi
e con i vertici dell’Ateneo. Affrontare insieme e risolvere i problemi
per costruire una prospettiva di crescita dell’Aquila e del suo
comprensorio. Faccio mio questo “testamento” scritto dal professor
Alesse per quel che mi compete come politico espressione del
comprensorio aquilano. Sarà per me e per tutti un modo vero per
ricordarne la figura e l’opera che Edoardo Alesse ha svolto per la
nostra città”.
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