Calendario venatorio: il WWF diffida la Regione Abruzzo, ancora troppe le criticità presenti e le discrepanze con il parere ISPRA

16 Settembre 2023 - 09:34:31

Comunicato stampa del 16 settembre 2023

Calendario venatorio: il WWF diffida la Regione Abruzzo, ancora troppe
le criticità presenti e le discrepanze con il parere ISPRA

La Regione Abruzzo accolga le richieste e modifichi il calendario

Nei giorni scorsi l’Ufficio legale del WWF Italia ha inoltrato una
diffida alla Regione Abruzzo sul calendario venatorio 2023-2024.

Nella programmazione dell’attività di caccia della nostra regione
permangono ancora tante, troppe, criticità, che l’azione legale del WWF
mira a eliminare e contrastare.

In sintesi alcuni dei principali punti contestati dal WWF sono i
seguenti:

posticipo della chiusura della caccia al colombaccio al 10 Febbraio
2024, in quanto l’ISPRA sostiene che può essere “consentito solamente
nelle realtà territoriali dove sia garantita un’adeguata vigilanza
venatoria, in grado di prevenire eventuali illeciti” cosa non assicurata
in Abruzzo, tanto più che nel calendario venatorio non vi è alcun
riferimento alla vigilanza venatoria e il posticipo della caccia al
colombaccio è esteso a tutto il territorio regionale senza discriminante
alcuna;
caccia all’Allodola, specie in stato di conservazione sfavorevole con un
calo della popolazione in Europa (SPEC 3; BirdLife International 2004;
www.ebcc.info/index.php?ID=612). Il WWF evidenzia quanto sottolineato
dell’ISPRA nel suo parere, la necessità di un richiamo esplicito nel
calendario venatorio al “Piano di gestione nazionale per l’Allodola” e
l’inottemperanza della Regione Abruzzo nella trasmissione di “alcuna
informazione riguardo ad attività svolte per il primo obiettivo del
Piano di gestione ossia il “miglioramento dell’habitat della specie
negli agroecosistemi” che al momento sembra quindi inattuato”;
chiusura della caccia alla Beccaccia al 20 gennaio (oltre a quanto
indicato dall’ISPRA) e non al 31 dicembre;
mancato rispetto delle prescrizioni per l’attività venatoria nell’area
contigua del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, nel parere ISPRA
viene chiaramente richiesto che nel calendario venatorio si forniscano
“indicazioni sulle modalità di esercizio dell’attività venatoria nelle
Aree Contigue dei Parchi Nazionali. In tali ambiti la caccia dovrebbe
essere riservata ai soli residenti dei comuni delle aree naturali
protette e delle aree contigue e dovrebbe essere gestita in forma
“controllata”, mentre nel calendario approvato dalla Regione Abruzzo non
si fa riferimento alcuno alla riserva di caccia ai soli residenti;
“Limitazioni nell’utilizzo di munizionamento a pallini di piombo”, il
calendario venatorio approvato prevede una mera raccomandazione
all’utilizzo di munizioni spezzate prive di piombo e non, pertanto, un
divieto, così come segnalato nel parere I.S.P.R.A.;
mancato inserimento del divieto di caccia nelle aree percorse da
incendi, come peraltro ricordato dal WWF Italia con una specifica nota
inviata a tutte le regioni; nel calendario approvato non è presente
alcun accenno alla questione incendi.

Il WWF chiede all’Amministrazione regionale di prendere atto di tutte le
criticità rilevate, alcune delle quali in evidente contrasto con quanto
indicato nel parere ISPRA e di procedere con urgenza a una rettifica del
calendario venatorio. In tal modo, si potrebbe cogliere l’occasione per
dare un segnale positivo rispetto alla tutela della fauna regionale, che
si ricorda essere patrimonio comune di tutti i cittadini e non
accogliere solo le richieste del mondo venatorio; in più occasioni, gli
abruzzesi hanno fatto sentire forte la propria volontà di tutela e
rispetto per gli animali, che gli amministratori regionali non possono
non tenere in considerazione.