12 Ottobre 2025 - 12:12:26

di Tommaso Cotellessa

Una serata di festa, amicizia e fede calcistica quella organizzata in occasione dei 15 anni di attività dell’Inter Club Aquilano, che riunisce da oltre un decennio gli appassionati dei colori nerazzurri per condividere gioie, dolori ed emozioni legate alla squadra del cuore.

L’iniziativa è stata anche l’occasione per ricordare le origini del club, fondato all’indomani del sisma del 2009 per rendere omaggio a Francesco Maria Esposito, 24enne grande tifoso interista, tra le vittime della Casa dello Studente la notte del 6 aprile.

Da quel momento, l’Inter Club Aquilano è diventato non solo un punto di riferimento per i tifosi, ma anche una comunità di amicizia e solidarietà, capace di unire generazioni diverse nel nome dello sport.

Per celebrare questo importante traguardo, gli organizzatori hanno voluto regalare ai soci e ai simpatizzanti un ospite d’eccezione: Nicola Berti, simbolo dell’Inter degli anni d’oro.
Con la maglia nerazzurra, Berti ha vissuto dieci stagioni memorabili, vincendo uno scudetto, una Supercoppa italiana e due Coppe UEFA, oltre a vestire la maglia azzurra in due Campionati del Mondo: Italia ’90 e USA ’94.

Durante la serata, l’ex centrocampista ha ripercorso insieme ai presenti i momenti più belli della sua carriera, dalla vittoria dello scudetto del 1989 ai trionfi europei, fino alla finale mondiale giocata negli Stati Uniti, unico interista convocato in quella spedizione.

Ai microfoni de Laqtv, Berti ha esternato la sua emozione nel percepire ancora oggi un legame così forte e sentito con i suoi tifosi, una relazione divenuta ormai inscindibile. Berti ha poi rivolto uno sguardo al calcio di oggi, con una riflessione sulla Nazionale:

«Il calcio è molto cambiato. Ci sono ragazzi di tredici anni che non hanno mai visto l’Italia ai Mondiali: è un dato che dovrebbe porci un grande interrogativo».

È così che in maniera tutt’altro che velata il campione ha esternato la necessità di tornare a investire sui giovani e sulla promozione dello sport nel paese.

La serata si è aperta con un minuto di raccoglimento in memoria dei giovani studenti scomparsi nel terremoto del 6 aprile 2009. Proprio quel tragico evento spinse l’allora presidente dell’Inter Massimo Moratti a promuovere la nascita del club aquilano, che da allora porta avanti un messaggio di memoria, amicizia e speranza.

Visibilmente emozionato, il presidente dell’Inter Club Aquilano, Paolo Leopardi, ha ripercorso la storia del sodalizio, ringraziando tutti i soci e i rappresentanti degli altri Inter Club abruzzesi e del Lazio intervenuti per l’occasione.

L’atmosfera si è conclusa in perfetto stile nerazzurro: torta celebrativa, brindisi con prosecco e cori da stadio per augurare all’Inter Club Aquilano e alla “Beneamata” una stagione ricca di successi.