14 Ottobre 2025 - 15:28:49
di Martina Colabianchi
C’è anche un carabiniere abruzzese, originario di Teramo, tra gli estratti dalle macerie del casolare di Castel D’Azzano, in provincia di Verona, fatto esplodere dai tre fratelli che vi vivevano.
Tre i carabinieri morti, il luogotenente Marco Piffari, il carabiniere scelto Davide Bernardello e il brigadiere capo Valerio Daprà. Diciannove i feriti tra le forze dell’ordine, tra cui l’abruzzese Domenico Gabriele Martella, che si trovavano sul posto per eseguire uno sfratto.
«In queste ore di profondo dolore, esprimo la mia più sincera vicinanza all’Arma dei carabinieri per la perdita dei tre militari a Castel D’Azzano. Uomini e donne dell’Arma che ogni giorno si sacrificano con coraggio e dedizione per la sicurezza di tutti noi». Così il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, intervenuto in un post sul suo profilo Facebook . «Un augurio di pronta guarigione – aggiunge – al carabiniere Domenico Gabriele Martella, originario di Teramo, estratto vivo dalle macerie. L’Abruzzo è con te».
«A nome della città di Pescara e della Polizia locale del capoluogo adriatico ci stringiamo ai carabinieri, alle forze dell’ordine e ai vigili del fuoco per la tragedia avvenuta nelle prime ore del giorno in provincia di Verona, a Castel D’Azzano», affermano il sindaco del capoluogo adriatico, Carlo Masci, e il comandante della Polizia locale, Danilo Palestini. «Desideriamo esprimere il nostro cordoglio, il nostro profondo dispiacere e la nostra solidarietà – dicono – stringendoci in un abbraccio a tutti coloro che, in queste ore, stanno vivendo le conseguenze di un vero e proprio attentato, assolutamente inaccettabile».
Già un anno fa, nell’ottobre del 2024, gli occupanti avrebbero saturato di gas il casolare per evitare lo sfratto. All’origini vi sarebbero problemi finanziari e ipotecari tra i tre fratelli.