18 Settembre 2023 - 15:20:40

di Tommaso Cotellessa

Lo spettro di Berlusconi torna a pervadere la politica aquilana, quasi come il Fantasma dell’opera che si aggirava per il teatro di Parigi nel romanzo di Leroux, così Berlusconi sembra incidere ancora sulla politica locale.

Nel Consiglio comunale di oggi infatti è stata rappresentata in maniera plastica la divisione totale che ancora oggi c’è sulla figura di Silvio Berlusconi.

Una divisione che nella città dell’Aquila si va ad inserire nell’interpretazione della storia locale e nella storiografia degli ultimi anni.

Tutto ha preso il via dalla proposta avanzata dalla Consigliera Maria Luisa Ianni, di Forza Italia, di intitolare un luogo strategico e significativo della città dell’Aquila proprio all’ex Presidente del Consiglio, imprenditore, presidente calcistico e condannato in via definitiva Silvio Berlusconi e di conferirgli la cittadinanza onoraria postuma. La proposta è stata approvata con 17 voti favorevoli, 6 astenuti e 4 contrari. Ora bisognerà attendere che il Prefetto autorizzi a procedere

Ma è interessante riflettere su alcuni aspetti a prescindere dall’approvazione o meno.

Nel dibattito seguito alla proposta si sono alternate agiografie e condanne. Tra le lusinghe e le dichiarazioni di amicizia e devozione dei militanti del centro destra e gli attacchi e le critiche feroci dei consiglieri del centrosinistra, prima fra tutte la Consigliera Simona Giannangeli (L’Aquila Coraggiosa).

A narrare i pregi e i miracoli di Berlusconi è stato il Consigliere Livio Vittorini (Fratelli d’Italia), mentre a sciorinarne gli elementi lugubri e spesso avvolti da ombre è stato il Consigliere Lorenzo Rotellini (L’Aquila Coraggiosa).

Il Consigliere Enrico Verini (Azione) ha annunciato la sua “non opposizione” alla proposta mentre il Consigliere Stefano Albano (Partito Democratico) ha evidenziato il carattere divisivo di ogni atto compiuto da Berlusconi.

Favorevoli e decisi nella bontà di questo gesto ma ancor di più della sua necessità i Consiglieri Guglielmo Santella (L’Aquila Futura), Daniele Ferella (Lega) e Leonardo Scimia (Fratelli D’Italia).

A seguito di ciò una cosa è certa: il dopo-Berlusconi in nulla si distingue dal durante-Berlusconi. Ci siamo accorti negli ultimi mesi che il berlusconismo è sopravvissuto a Berlusconi ed è in ottima salute, tanto che verrebbe da parafrasare una nota battuta di Benigni e dire, non temo tanto Berlusconi in sé, temo Berlusconi negli altri.

Ma in fondo in fondo bisognerebbe ammettere all’unanimità che è già questo il miglior modo di rendere omaggio e ricordare Silvio Berlusconi.

Un uomo ambizioso e sprezzante come lui di certo ha goduto nel trovarsi ancora al centro di un’assemblea pubblica, d’altronde, come dice Dorian Gray nel celebre romanzo di Oscar Wilde “Non importa che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli.”

In fine un’ultimissima considerazione, forse inappropriata o forse fuori dalle regole, ma impossibile da trattenere… giustissimo il rispetto, va bene il silenzio, ma in questa città davvero tutto è possibile…