23 Ottobre 2025 - 19:47:56

di Redazione

«Mentre ci si riempie la bocca di turismo, si sventolano dati sulle presenze, si partecipa a fiere e, soprattutto, si era salutata con i soliti toni trionfalistici la riapertura della funivia del Gran Sasso dopo la sostituzione delle funi, questa è nuovamente, inesorabilmente chiusa ad appena un mese dal ritorno in funzione e senza preoccuparsi minimamente di prevedere un servizio di collegamento sostitutivo con Campo Imperatore».

Lo dice il capogruppo del Partito democratico al Consiglio comunale dell’Aquila Stefano Albano.

«C’è da chiedersi – e non sono il solo a farlo, anzi raccolgo molti interrogativi del genere da tanti operatori della montagna – se non fosse stato possibile prevedere i lavori di manutenzione in atto, che hanno richiesto il nuovo stop ed è bene ricordare che è di carattere ordinario, contestualmente al precedente intervento».

«La nuova chiusura a distanza ravvicinata – evidenzia Albano – comporta notevoli disagi agli operatori che a vario titolo traggono economia dalla montagna, che si sono ritrovati di colpo con tanti, tra turisti, escursionisti e camminatori, che hanno disdetto le prenotazioni. In un momento peraltro proficuo proprio in una fase in cui si sta investendo molto nella destagionalizzazione e le condizioni meteo favorevoli incentivano cospicue presenze anche in autunno».

«Dal momento che riteniamo che possa configurarsi l’interruzione di pubblico servizio, considerando che la funivia rientra nel Trasporto pubblico locale (Tpl) – e che fino ad ora chi ha voluto raggiungere Campo Imperatore ha potuto farlo solo autonomamente in mancanza di servizio sostitutivo – e ci auguriamo che almeno per  il festival L’Aquila Città di montagna sia stata prevista una navetta, chiederemo una Commissione specifica per audire l’amministratore del Centro turistico, Gianluca Museo, e le associazioni di rappresentanza degli operatori per andare fino in fondo alla vicenda», conclude Albano.