24 Ottobre 2025 - 09:47:49
di Redazione
Tre persone, un 18enne e due minorenni, sono stati arrestati alle prime luci dell’alba dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sulmona per le violenze su una ragazzina di 12 anni, poi pubblicate anche su gruppi WhatsApp.
Gli indagati dovranno rispondere a vario titolo di violenza sessuale di gruppo aggravata, violenza sessuale aggravata, atti sessuali con minori di 14 anni, produzione di materiale pedopornografico, detenzione di materiale pedopornografico e atti persecutori. Gli arrestati sono stati rintracciati nelle loro case e condotti nel carcere di Sulmona e nel minorile di Casal del Marmo, a Roma.
Le misure cautelari sono state isposte dai giudici per le indagini preliminari del Tribunale dell’Aquila e del Tribunale per i minorenni del capoluogo sulla base dei gravi indizi di colpevolezza raccolti dai carabinieri nella fase d’indagine, coordinata dalle Procure della Repubblica, ordinaria e minorile, dell’Aquila.
L’indagine ha avuto avvio sul finire del mese di agosto, quando la vittima ha trovato il coraggio di rivolgersi al numero ‘114-emergenza infanzia’ e raccontare di essere stata costretta a subire abusi sessuali, anche di gruppo, sotto reiterate minacce di morte e di divulgare, tramite social network, un video dal contenuto sessualmente esplicito che la ritraeva, realizzato a sua insaputa da uno degli indagati.
Inizialmente a finire nel registro degli indagati sono stati un 18enne ed un 14enne, ai quali poi si aggiunse anche un 17enne ritenuto l’autore materiale di uno dei video pubblicati anche su un gruppo WhatsApp.
L’attività di indagine immediata dell’Arma ha permesso di avere importanti riscontri investigativi che hanno permesso l’identificazione degli arrestati e di ricostruire l’intera vicenda, che è andata avanti per mesi.
Si evidenzia che le persone arrestate o deferite in stato di libertà sono innocenti sino alla pronuncia della sentenza definitiva e che i provvedimenti adottati dalla polizia giudiziaria richiedono la necessaria verifica e convalida da parte dell’autorità giudiziaria, non implicando alcuna responsabilità accertata.
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