27 Ottobre 2025 - 09:29:14

di Tommaso Cotellessa

La questione della sanità resta tra le più accese all’interno del dibattito politico regionale.

A tornare sul tema è il segretario regionale di Sinistra Italiana Daniele Licheri il quale lancia un affondo all’amministrazione regionale sul tema della stabilizzazione dei lavoratori precari delle Asl, medici, infermieri e tecnici, un processo necessario per garantire diritti dei lavoratori e qualità dei servizi sanitari.

Sinistra Italiana esprime, infatti, forte preoccupazione per quella che viene definita come «una perdurante inattività» dimostrata dalla Regione Abruzzo riguardo l’adozione delle nuove linee guida regionali per la stabilizzazione cosiddetta “covid” del personale precario impiegato nel Servizio Sanitario Regionale (SSR).

«A oggi – spiega Licheri – la Regione non ha ancora provveduto ad aggiornare la propria disciplina interna ai requisiti riportati nell’art. 1, comma 268, lettera b), della Legge n. 234/2021 dopo le modifiche introdotte dal D.L. 202/2024, che ha consentito di ampliare la platea dei soggetti che possono essere interessati a procedure di stabilizzazione. Un mancato adeguamento che rischia di produrre ulteriori criticità organizzative e gestionali in un sistema sanitario regionale già in profonda crisi, aggravando quindi le carenze di personale e alimentando una condizione di precarietà che perdura ormai da anni».

Il segretario regionale esprime inoltre sconcerto per il comportamento adottato dalla Regione che, senza che se ne comprenda il motivo, «continua a mantenere lavoratrici e lavoratori della sanità, per lo più medici, infermieri e tecnici, sotto il giogo del precariato, nonostante vi siano gli strumenti normativi per garantire la loro stabilizzazione».

L’interrogativo che si pongono gli esponenti di Sinistra italiana è se tale atteggiamento, o meglio tale mancanza, sia dettato da una scelta politica o da una negligenza amministrativa.

In ogni caso la richiesta avanzata dalla forza politica è di procedere nei tempi più rapidi possibili alla stabilizzazione, pertanto chiedono all’assessore alla Sanità, Nicoletta Verì, di farsi immediatamente parte attiva affinché le nuove linee guida vengano adottate, tenuto conto che sono già trascorsi oltre dieci mesi di ritardo rispetto all’entrata in vigore delle modifiche alle disposizioni nazionali.

«La destra che governa la Regione – conclude Licheri – si conferma poco attenta ai diritti dei lavoratori e alle esigenze reali della sanità pubblica. La stabilizzazione del personale non è solo un atto di giustizia, ma una misura essenziale per garantire continuità, efficienza e qualità dei servizi sanitari ai cittadini abruzzesi».