02 Novembre 2025 - 17:32:24

di Martina Colabianchi

«Biondi fa propaganda e, peggio, fa propaganda sapendo di prendere in giro, così, le cittadine e i cittadini aquilani».

Così, in una nota, il Partito democratico dell’Aquila commenta le nomine dell’ex segretario comunale Luzzetti e dell’uscente Di Benedetto alla guida delle partecipate Asm e Sed.

Biondi, nell’annunciarle, ha rivendicato una «costante attività di risanamento delle aziende municipali, per porre rimedio alle gravi carenze ereditate». Una dichiarazione che riapre un po’ la questione esplosa in Consiglio comunale all’inizio della scorsa settimana, quando proprio tra il sindaco e le minoranze ci fu un duro scontro sul tema delle partecipate.

«Chiediamo a Biondi: a quali carenze fa riferimento? – scrivono -. Come erano i bilanci delle due aziende nel 2017 quando le ha ereditate dal centrosinistra? Il centrodestra, oramai quasi 9 anni fa, ha ereditato aziende partecipate che, con l’amministrazione di centrosinistra, erano state salvate e risanate completamente, fino ad avere bilanci in attivo. Biondi ed i suoi nominati in quelle aziende non hanno risanato nulla, piuttosto hanno creato i problemi. Con gravi errori tattici e strategici puntualmente segnalati dai gruppi consiliari di opposizione».

«Sfidiamo Biondi ad un confronto pubblico, bilanci alla mano, per ricostruire la storia delle partecipate, investite, negli anni dell’amministrazione Cialente, da una moralizzazione necessaria dopo anni di gestione disastrosa dell’allora centrodestra. Sfidiamo Biondi a fare piena luce: potrebbe essere l’occasione anche per spiegare alla città come sia stato possibile, in poco meno di 9 anni, rovinare il lavoro che era stato fatto, riportando le partecipate ad una situazione economica e gestionale davvero preoccupante».

«In particolare, – proseguono i dem – Asm è sull’orlo del baratro: il 22 ottobre scorso, i vertici dell’azienda hanno scritto all’amministrazione profilando il rischio concreto di “interruzione o grave turbamento di irregolarità nel servizio di raccolta rifiuti urbani”. Spieghi Biondi come è riuscito, con le sue Giunte, ad arrivare a questo punto, mettendo a rischio la tenuta di una azienda che portava bilanci in attivo nel 2016 e 2017 e mettendo a rischio la salute pubblica».

Ma a far discutere, inoltre, è la nomina di Lucio Luzzetti alla guida dell’azienda, che per i dem replicherebbe una modalità già consolidata: «affidare poltrone chiave a membri del suo cerchio magico, per tirar fuori da ogni provvedimento il massimo della utilità in termini di consenso personale. Tutto deve restare sotto il controllo del sindaco, tutto deve fare riferimento a lui, per le sue sfrenate ambizioni di potere. I risultati sono sotto gli occhi della città».

«Luzzetti, in questi anni, ha dimostrato di favorire la costruzione di un sistema di potere mai visto, mettendosi a disposizione dei comuni limitrofi e fuori regione per concorsi dove miracolosamente emergono nomi noti nel centrodestra e persone vicinissime al sindaco ed al suo cerchio magico. Il segretario è stato di grande utilità a Biondi per estendere la sua influenza politica. E va premiato per continuare le operazioni. Non bastava averlo nominato nello staff con una determina: ora anche amministratore delegato di Asm, ente di cui il segretario generale si è costantemente occupato.Ecco, Biondi colga l’occasione allora per fare chiarezza sul suo rapporto con Luzzetti, e sulle ragioni di una nomina che, tra l’altro, lascia parecchi dubbi di legittimità».

«Non vorremmo ci trovassimo dinanzi all’ennesima nomina illegittima, come già accaduto con Piccinini, Federico e altri esponenti della destra da sistemare su questa o quell’altra poltrona. Sulla nomina, pretenderemo piena chiarezza. Vogliamo chiarezza sul presente e sul futuro di una azienda come Asm portata dal centrodestra sull’orlo di un baratro», conclude il Pd L’Aquila.