04 Novembre 2025 - 15:36:10
di Angelo Liberatore
La tenuta della municipalizzata Asm, che a L’Aquila si occupa della raccolta dei rifiuti, preoccupa e non poco i consiglieri di minoranza.
Ci sono problemi di natura economica, che avrebbero riflessi anche sull’erogazione del servizio ai cittadini.
Su questo Simona Giannangeli, Stefania Pezzopane, Paolo Romano e Lorenzo Rotellini, hanno esposto uno striscione all’ingresso del centro intercomunale di raccolta rifiuti nella zona ovest della città. “Biondi parlaci di Asm” il testo.
In sostanza un invito rivolto al sindaco a fare chiarezza sullo stato di salute e sulle prospettive della municipalizzata.
«L’Asm – spiega il consigliere di L’Aquila Nuova Paolo Romano – è la società partecipata che più desta preoccupazioni. Io ho qui la nota, fatta proprio dall’Asm in data 22 ottobre, in cui si dice “stiamo arrivando all’interruzione del servizio”, con tutto quello che ne consegue: danni sulla salute pubblica, danni legali, sull’immagine dell’Adm e sull’immagine anche del Comune dell’Aquila. 7 milioni di euro di esposizione verso i fornitori che però, a quanto pare, non trova comprensione da parte dell’amministrazione comunale, che continua a non dire niente».
«Il sindaco Biondi – prosegue Paolo Romano – deve parlare con la città, deve raccontare quello che è stato fatto in questi anni ed il perché abbiamo tutte queste criticità. Soprattutto, deve chiarire come si intenda rilanciare l’Asm».
I consiglieri di minoranza non avevano scelto a caso il centro intercomunale di raccolta rifiuti in zona ovest come luogo per la loro iniziativa. Lo spazio è pronto da tempo ma non ha ancora aperto, anche se su questo ci sono delle novità. Il nodo era la viabilità in uscita, con il Comune che ha fatto delle modifiche al progetto ed ha avuto il via libera da parte dell’Anas. Ma il tema del futuro di Asm di fatto prescinde dalla risoluzione di questo problema contingente. E per provare a dare una sterzata positiva e definitiva alla questione, i consiglieri di minoranza hanno le idee chiare.
«Serve riscrivere il piano industriale – dichiara Paolo Romano – serve che il Comune approvi il piano industriale presentato da Asm e si arrivi a un nuovo contratto di servizio. Un contratto di servizio che deve avere un maggiore corrispettivo e soprattutto entrare nella gestione dei mezzi, in termini di proprietà, in modo tale da poter far pensare ad una prospettiva diversa». «Prima di tutto questo, però – conclude il consigliere – serve che il Comune dell’Aquila dia un contributo straordinario all’Asm, perché senza questo contributo straordinario in questo dato momento l’azienda rischia realmente di fermarsi».
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