05 Novembre 2025 - 09:16:07

di Martina Colabianchi

Non si spegne la speranza, seppur flebile, di ritrovare vivo Marco Di Marcello, biologo e guida alpina di 37 anni, che si trovava insieme al compagno Paolo Cocco per tentare la scalata al Dolma Khang, al confine con il Nepal.

Il corpo senza vita di Cocco, fotografo 41enne di Fara San Martino, è stato rinvenuto nel primissimo pomeriggio di ieri, che si aggiunge a quelli di altri due italiani: Alessandro Caputo e Stefano Farronato.

A tenere viva la speranza che Di Marcello, originario del comune di Castellalto, in provincia di Teramo, sia ancora vivo è il segnale del radiosatellitare in suo possesso, che continua ad aggiornarsi. «Siamo convinti che Marco sia vivo e che stia cercando con i mezzi a disposizione di farsi trovare», continua a ripetere il fratello di Marco, Gianni.

In famiglia si alternano momenti di euforia, legati all’arrivo degli aggiornamenti della posizione dal rilevatore che Marco indossa, e da altri di profonda amarezza, al pensiero che il loro congiunto sia in condizioni climatiche estreme, forse ferito o allo stremo delle forze.

«Questa notte Marco ha fatto le bizze – dice ancora Gianni -. Sono sicuro che abbia messo il rilevatore in richiesta di soccorso, perché ha trasmesso diverse posizioni e con un frequenza più breve di aggiornamenti. Vediamo che si sposta in continuazione, lo ha fatto in salita di quota e ad una distanza di 500 metri da dove era in precedenza: poi torna indietro e noi crediamo che abbia trovato un cunicolo, abbia scavato una specie di riparo, almeno questa è la nostra speranza, dove raccogliersi per affrontare temperature e notte. Siamo sicuri che lui è forte, Marco ce la farà».

Mentre i familiari si aggrappavano, e continuano anche ora, a questo pensiero, molti media nel tardo pomeriggio di ieri avevano cominciato a diffondere la notizia della presunta morte del biologo. Notizia rilanciata, in un primo momento e poi smentita, prima dal presidente di Anci Abruzzo Pierluigi Biondi, poi dal presidente di Regione Marco Marsilio in un messaggio di cordoglio alle famiglie di Cocco e Di Marcello. «Dal sindaco di Castellalto apprendo che i familiari hanno notizia del fatto che il rilevatore in suo possesso mostra segni di movimento, che lasciano sperare in un esito positivo. Speranza che vogliamo fare nostra, nell’augurio che possa concretizzarsi», ha dichiarato il governatore.

Intanto, continua senza sosta l’attività dei soccorritori, ostacolati dalle pessime condizioni del meteo. Il Console Generale d’Italia a Calcutta, competente per il Nepal, Riccardo Dalla Costa, è giunto a Kathmandu, dove proseguono le ricerche, per un coordinamento con le autorità nepalesi e i gruppi di ricerca, in raccordo con la Farnesina. Sarebbero in tutto cinque gli italiani ancora dispersi.

La spedizione era partita lo scorso venerdì 24 ottobre. Di Cocco e Di Marcello non si avevano più notizie da domenica 2 novembre, quando gli scalatori hanno raggiunto il campo base dello Yalung-Ri (quota 5000 metri).