05 Novembre 2025 - 10:07:11

di Redazione

«Sono pericolose le affermazioni che leggiamo da giorni sulla stampa locale e nazionale. Promesse di permessi di soggiorno ‘facili’, associazioni che vorrebbero nascondere immigrati irregolari, proposte di dormitori abusivi».

L’assessore all’Urbanistica Francesco De Santis (Lega) va giù duro sulla questione dei migranti in città, alla luce degli ultimi fatti accaduti nelle scorse settimane, quando 25 richiedenti asilo provenienti da PakistanAfghanistanBangladesh Somalia si sono accampati per giorni sotto la Prefettura perché privi di una sistemazione. I chiedenti asilo sono stati poi trasferiti in varie strutture di accoglienza tra le province di Crotone, Cosenza, Reggio Calabria e Vibo Valentia.

La situazione ha generato un duro scontro politico: il consigliere comunale di Avs Lorenzo Rotellini ha lanciato infatti un appello per aprire prima possibile un dormitorio pubblico nel capoluogo, parlando di «decine di persone che vivono tutto l’anno per strada, dormendo al freddo e al gelo, senza un tetto e senza un punto di riferimenti».

I consiglieri Gianni Padovani ed Enrico Verini  hanno invece sottolineato come «il miraggio di una abitazione» nei Progetti Case «potrebbe finire per attirare i disperati di tutta Italia» con il rischio di una «ghettizzazione» degli alloggi antisismici. I consiglieri hanno quindi avanzato la proposta «di una demolizione dei Progetti Case ammalorati e una valorizzazione degli esistenti».

A replicare a Rotellini, il sindaco Pierluigi Biondi che ha respinto tutte le accuse e ha rivendicato il lavoro svolto dall’amministrazione, definendo «bestialità» l’idea che all’Aquila vivano stabilmente decine di persone in strada e ricorda la collaborazione con la Croce Rossa nel progetto “Invisibili”, che attualmente ospita dieci persone «in alloggi veri, non dormitori promiscui».

In queste ore, sarebbero arrivati, inoltre, in città altri 7 migranti, provenienti dal Pakistan.

«Come ricordava il sindaco Biondi, che tanto ha fatto per il welfare ed il terzo settore, L’Aquila è sempre stata una città accogliente, piena di comunità di immigrati, europei e non, perfettamente integrati ed ormai a pieno titolo cittadini aquilani ed italiani. Uomini e donne per bene che con il loro lavoro contribuiscono alla crescita economica, sociale e culturale delle nostre città. Ed anche per loro rispetto – aggiunge De Santis – continueremo a contrastare i ‘sabotatori interni’ che, avendo inteso l’immigrazione clandestina come un business particolarmente redditizio, continuano a far arrivare di nascosto in città decine di disperati. L’Aquila è e deve rimanere una città sicura».

«Nelle ultime settimane abbiamo visto scene tristi in centro storico, ragazzi che hanno attraversato diversi Paesi con la promessa di un futuro migliore che questo Paese non può offrire, ma soprattutto non può offrire illegalmente. Quando parlo di ‘sabotatori’ interni, lo faccio indicando chi, da dentro, promette facilitazioni a chi arriva fino all’Aquila. Molti ragazzi sono convinti di poter arrivare illegalmente all’Aquila perché troveranno facilmente agevolazioni. L’Aquila non è un parco giochi per nessuno. Il problema è chi, da italiano, costruisce delle strutture che agevolano l’immigrazione clandestina. Come abbiamo dimostrato già nei mesi scorsi con alcune strutture residenziali abusive, il nostro sforzo sarà massimo per combattere con ogni norma ed ogni legge a nostra disposizione il proliferare di strutture abusive dedicate all’accoglienza indiscriminata e clandestina», conclude De Santis.

All’assessore De Santis replica Pierluigi Iannarelli, segretario di Sinistra italiana L’Aquila: «Di fronte alle gravi dichiarazioni dell’assessore all’Urbanistica Francesco De Santis, che con toni intimidatori e criminalizzanti ha attaccato le associazioni impegnate nell’aiuto umanitario ai migranti e in generale alle persone in difficoltà, sentiamo il dovere di intervenire con fermezza. Quelle stesse associazioni che De Santis definisce ‘sabotatori interni’ sono le realtà che, anche nei giorni scorsi, sono intervenute per aiutare i 35 migranti che dormivano al freddo e che hanno sollecitato un intervento delle istituzioni. Sono cittadini e cittadine che, animati da spirito civico e umanità, hanno supplito anche alle gravi mancanze di un’amministrazione che preferisce la propaganda alla responsabilità».

«Parlare di ‘dormitori abusivi’ e ‘business dell’immigrazione clandestina’ è un modo vile per distorcere la realtà e alimentare paura e odio– aggiunge – Nessuno ha mai proposto soluzioni illegali, ma solo chiesto che non si lasci nessuno per strada. È questo il vero volto dell’Aquila solidale, che l’assessore finge di celebrare mentre ne calpesta i valori. L’Aquila è e deve rimanere una città accogliente, non per slogan, ma per azioni concrete. E l’accoglienza non si fa con la ruspa, ma con il rispetto della dignità umana. Invitiamo pertanto il solerte assessore ad occuparsi più di urbanistica, che riguarda il suo assessorato, vista la condizione disastrosa in cui versa la città: cantieri non armonizzati che creano ingorghi continui, nonché un sistema di trasporto pubblico assolutamente non sufficiente a coprire le esigenze dell’utenza e non all’altezza di una città a breve Capitale Italiana della Cultura. Prima di lanciare accuse pretestuose e di buttarla in caciara per distogliere l’attenzione dai suoi provvedimenti fallimentari, sarebbe opportuno che si dedicasse con maggiore impegno a risolvere i problemi reali della città».

«Chiediamo infine al sindaco Biondi di prendere le distanze da queste parole pericolose e divisive, e di aprire un confronto serio con il mondo dell’associazionismo, che rappresenta una risorsa preziosa per il tessuto sociale della nostra città. Sinistra Italiana resta al fianco di chi agisce per il bene comune, non di chi semina divisione, ribadendo l’impegno per un’accoglienza dignitosa, nel rispetto dei diritti umani e della legalità», conclude Iannarelli.

Non ha tardato ad arrivare anche la replica del gruppo L’Aquila Coraggiosa, che non esita a definire «vergognose» le parole di De Santis.

«L’assessore, parlando di “associazioni che vorrebbero nascondere i migranti irregolari” o di “dormitori abusivi”, dimostra la sua completa ignoranza sul tema, screditando così anche tutte le realtà che, purtroppo sempre più nell’ombra, lavorano quotidianamente nel sociale e nell’accoglienza tentando di coprire, spesso e volentieri, non “i migranti irregolari” ma l’incapacità e l’inefficienza del governo cittadino», si legge in una nota.

«Nel frattempo, mentre l’assessore da sfogo alle sue esternazioni, nelle ultime ore sono arrivate in città 7 nuove persone migranti e, a denunciare preoccupazione, questa volta non sono solo le opposizioni, ma anche il Movimento Celestiniano che chiede, al prefetto e al sindaco, l’istituzione di un tavolo di concertazione per affrontare in modo coordinato la gestione dell’accoglienza. Ci chiediamo quindi se – concludono – almeno la voce del Movimento Celestiniano sarà ascoltata dalla maggioranza. Oppure se, anche di fronte a questo, si continuerà a mantenere un atteggiamento superficiale che altro non fa che nascondere e peggiorare un problema esistente, che la Giunta Biondi ha preferito non vedere fino a questo momento».