07 Novembre 2025 - 09:56:20

di Redazione

«Nonostante il regolamento comunale preveda una risposta entro 30 giorni, a oggi dopo più di 130 giorni e tre solleciti formali non è arrivato alcun riscontro. Si chiede sempre ai cittadini di rispettare le regole, ma le istituzioni dovrebbero essere le prime a dare l’esempio».

Lo scrive in una nota il cittadino Luca Barbetta che lo scorso 27 giugno ha depositato un’istanza al Comune «per chiedere il ripristino e la riapertura dell’Auditorium del Parco del Sole (“Amphisculpture”), simbolo della rinascita aquilana e più volte esibito come ‘gioiello della città’. La richiesta è anche per conoscere eventuali motivi che ne impediscano l’utilizzo e chiederne la soluzione. Peccato che oggi quel gioiello sia chiuso, abbandonato e senza manutenzione da anni».

«Questo ritardo e mancata risposta è stato segnalato al Difensore Civico Regionale, che è intervenuto chiedendo formalmente al Comune di dare un pronto riscontro alla richiesta di informazioni sull’Amphisculpture, considerato il lasso di tempo trascorso – aggiunge Barbetta – Al Difensore Civico Regionale va il nostro sincero ringraziamento, mentre noi ricordiamo al Comune dell’Aquila che ha riconosciuto con un Regolamento Comunale che la partecipazione dei cittadini non è un fastidio, ma un diritto».

«Riteniamo che la bellezza e l’uso degli spazi pubblici debbano essere un patrimonio condiviso. Per questo continueremo a chiedere, con fermezza e senza timore, che l’Amphisculpture torni ad essere uno spazio vivo, aperto e accessibile. La domanda sul perché oggi l’Amphisculpture non sia utilizzabile non è solo la richiesta di un cittadino, ma di un’intera comunità. Che ha diritto a trasparenza e risposte», conclude.