10 Novembre 2025 - 16:54:39

di Martina Colabianchi

Sono da considerarsi concluse, senza che i corpi siano stati individuati, le ricerche in Nepal dei tre alpinisti della spedizione Dolma Khang 2025 ancora dispersi, tra i quali l’abruzzese Marco Di Marcello e Markus Kirchler, a una settimana dalla valanga che li ha travolti nella valle dei Rolwaling.

Rischio di nuove valanghe, neve sempre più compatta e stanchezza hanno costretto gli sherpa, guidati dal capo della spedizione decimata dall’incidente, Tenjing Phurba, a rinunciare.

Lo riferisce Davide Peluzzi, l’himalaysta teramano che in quella vallata è stato tra gli artefici della costruzione della ferrata più alta al mondo.

Peluzzi in questi giorni è stato in costante contatto da un lato con il capo sherpa dall’altro con la famiglia d’origine di Di Marcello, che vive a Castellalto, in provincia di Teramo, e con la moglie Marzia, che vive in Canada.

Proprio la famiglia del giovane abruzzese, nel corso dei primi giorni, aveva sempre tenuto accesa la speranza, alimentata dal segnale gps che continuava ad aggiornarsi.

«Purtroppo i diversi tentativi portati avanti dalla popolazione locale – dice Peluzzi – sono stati vanificati dal perdurare del rischio molto alto di nuove valanghe, dalla quantità e qualità della neve, sempre più compatta e insuperabile, ma anche dalla stanchezza: queste squadre sono state impegnate senza sosta da una settimana nel disperato tentativo di salvare i compagni di spedizione; ma la dinamica stessa dell’incidente e l’enorme valanga che ha sorpreso gli alpinisti e amici mentre erano sul pendio, quasi in vetta, trascinandoli oltre 300 metri più sotto, già faceva temere per la loro vita».