14 Novembre 2025 - 20:11:29

di Tommaso Cotellessa

Il sindaco dell’Aquila e presidente dell’Anci Abruzzo, Pierluigi Biondi, ha preso parte al panel Europa, modello PNRR: risorse per i Comuni che sanno investire, svoltosi questa mattina presso il polo fieristico di Bologna nell’ambito della 42ª Assemblea annuale dell’Anci.

Nel suo intervento, Biondi ha evidenziato il ruolo peculiare del capoluogo abruzzese nell’utilizzo dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. «Credo che L’Aquila rappresenti un unicum nella valorizzazione delle risorse – ha affermato – perché nel capoluogo d’Abruzzo si sono concentrati in pochissimi mesi i fondi del Pnrr e del Piano complementare per le aree sisma (Pnc), insieme agli interventi per la ricostruzione pubblica che ci portiamo dietro dal 2009, oltre alle iniziative proprie del bilancio comunale. Uno stress test superato che certifica la qualità di adattamento dei Comuni, anche a fronte della disponibilità di competenze non sempre adeguata alle sfide della contemporaneità».

Il dibattito, moderato dal giornalista Gianni Trovati de Il Sole 24 Ore, ha offerto l’occasione per una riflessione più ampia sulle future politiche di investimento. Biondi ha insistito sulla necessità di superare la tradizionale frammentarietà nella gestione dei fondi destinati agli enti locali. «Per capire cosa accadrà dopo il Pnrr – ha spiegato – dobbiamo darci un metodo: superare la frammentarietà a cui siamo stati abituati. È indispensabile oltrepassare l’impostazione che ha finora diviso città e comuni secondo criteri puramente demografici. Se pensiamo che i grandi temi possano essere affrontati limitandosi a ciò che accade dentro casa propria, siamo sulla strada sbagliata».

Il sindaco dell’Aquila ha poi sottolineato l’importanza di recuperare un equilibrio tra territori diversi. «Dobbiamo ricucire il rapporto tra città metropolitane, città medie, piccoli comuni e aree interne, altrimenti le grandi città continueranno a implodere generando nuove marginalità, mentre assisteremo alla desertificazione di interi pezzi di Nazione che rappresentano l’autentico portato del sentimento nazionale».

Biondi ha infine richiamato la necessità di un riordino istituzionale che restituisca chiarezza sulle competenze. «Per rimettere ordine tra governo, regioni e comuni – ha concluso – bisogna tornare alla nostra carta fondamentale: la Costituzione. Occorre un grande patto comune che, unito a una politica di semplificazione, possa guidarci verso una gestione finalmente corretta dei fondi europei».

Il panel ha visto la partecipazione dell’economista e sociologo statunitense Jeremy Rifkin, del ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione Tommaso Foti, e del ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti. Sono inoltre intervenuti i sindaci Alessandro Canelli (Novara), presidente della Fondazione IFEL, Matteo Lepore (Bologna), coordinatore dei sindaci delle città metropolitane Anci, e Stefano Lo Russo (Torino), vicepresidente Anci. Tra i partecipanti anche Bernardo Mattarella (Invitalia), Fabrizio Palermo (Acea), Dario Scannapieco (Cassa Depositi e Prestiti), Roberto Gualtieri (Roma Capitale) e Kata Tüttő, presidente del Comitato europeo delle Regioni.