17 Novembre 2025 - 12:02:25

di Tommaso Cotellessa

La Colletta Alimentare 2025 si conferma un appuntamento centrale nella lotta alla povertà alimentare in Italia. Grazie alla generosità di oltre cinque milioni di donatori, sono state raccolte 8.300 tonnellate di prodotti, con un incremento del 5% rispetto al 2024. In Abruzzo la solidarietà non è stata da meno: 225 tonnellate di alimenti donate (+4% rispetto allo scorso anno), suddivise tra le province di Pescara (68 tonnellate), Chieti (58), Teramo (57) e L’Aquila (42).

Questo risultato permetterà a Banco Alimentare di sostenere, nei prossimi mesi, 27.868 persone in difficoltà attraverso 188 enti caritativi convenzionati sul territorio regionale.

Banco Alimentare è operativo tutto l’anno nel recupero delle eccedenze alimentari e nella distribuzione ai bisognosi. L’obiettivo della Colletta e delle attività quotidiane della fondazione non è soltanto la lotta allo spreco, ma anche la costruzione di relazioni, inclusione e comunità solidali, dove nessuno venga lasciato indietro.

La Colletta prosegue anche online fino al 1º dicembre sulle piattaforme aderenti. Le modalità di acquisto sono disponibili sul sito ufficiale bancoalimentare.it.

L’edizione 2025 della Colletta Alimentare aderisce alla Giornata Mondiale dei Poveri indetta da Papa Leone XIV ed è sostenuta dal Comitato nazionale per l’VIII centenario della morte di San Francesco d’Assisi. L’iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione con numerose realtà, tra cui San Vincenzo De Paoli, la Compagnia delle Opere – Opere Sociali, Esercito, Aeronautica Militare, Associazione Nazionale Alpini, Associazione Nazionale Bersaglieri, Lions International e la European Food Banks Federation.

Il Presidente della CEI, Cardinale Matteo Zuppi, dopo aver partecipato alla Colletta, ha ricordato il valore del gesto:
 «Se cresce la povertà deve crescere anche la solidarietà. La Colletta Alimentare è un gesto di grande fiducia oltre che una risposta concreta a chi fatica ad arrivare a fine mese».

In un contesto sociale segnato da individualismo e indifferenza, la partecipazione di 155mila volontari e milioni di cittadini di ogni età e provenienza è un messaggio forte e controcorrente. Un semplice gesto — una confezione di riso, una scatoletta di tonno, una bottiglia di passata — diventa un atto capace di alimentare speranza, come sottolineato anche da Papa Leone XIV:
 «Mentre le cause strutturali della povertà vanno affrontate e rimosse, tutti siamo chiamati a creare segni di speranza».

Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto partecipare personalmente alla Colletta, come ogni anno. L’iniziativa ha ricevuto dall’alta carica dello Stato anche l’Alto Patronato, riconoscendo il valore civile e sociale dell’impegno del Banco Alimentare.

Secondo il rapporto ISTAT sul Benessere equo e sostenibile (Bes), diffuso due giorni fa, nel 2024 il 18,9% degli italiani teme di cadere in povertà, contro una media europea del 16,2%. Una percezione che conferma la fragilità delle famiglie e la necessità di rafforzare reti di solidarietà.

La Giornata Nazionale della Colletta Alimentare ricorda infatti anche un altro bisogno, spesso taciuto: la solitudine. Costruire relazioni, comunità e ascolto è parte integrante della lotta alla povertà.