17 Novembre 2025 - 15:52:53
di Martina Colabianchi
Strumenti elettronici saranno impiegati per verificare che vengano rispettate le misure imposte al 56enne dell’Aquila accusato di aver controllato, tramite webcam, gli inquilini degli appartamenti che affittava.
Alcune delle persone coinvolte nella vicenda si sono recate in questura all’Aquila dove hanno ricevuto i dispositivi che dialogheranno con il braccialetto elettronico destinato all’indagato. Per l’uomo, il gip Giulia Colangeli ha disposto la misura cautelare del divieto di avvicinamento agli alloggi di proprietà in via degli Acquaviva, respingendo quindi la richiesta degli arresti domiciliari invocata dalla Procura per timore del rischio di inquinamento delle prove.
L’uso di strumenti elettronici è un sistema analogo a quello previsto nei procedimenti per stalking, che permette di verificare in tempo reale che non venga superata la distanza minima stabilita dal giudice tra l’uomo e le persone offese.
La distribuzione dei dispositivi rientra nell’indagine della Procura sulle apparecchiature di ripresa occultate negli alloggi di un condominio del capoluogo, installate in camere da letto e bagni e connesse a pc, tablet e telefoni sequestrati durante le perquisizioni.
Intanto, sono ancora in corso accertamenti tecnici su tutto il materiale per definire quante persone siano coinvolte e se i filmati siano rimasti solo archiviati nei supporti o siano stati anche condivisi con altri, ipotesi più volte esclusa, in sede di interrogatorio, dallo stesso indagato e dal suo legale.
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