18 Novembre 2025 - 10:35:30
di Martina Colabianchi
Tanti i punti all’ordine del giorno del Consiglio regionale in programma oggi, dove i gruppi di opposizioni riuniti nel Patto per l’Abruzzo presenteranno una serie di emendamenti al progetto di legge numero 89 «a sostegno del merito e della ricerca in ambito universitario e in favore di iniziative che promuovono la valorizzazione dell’immagine della Regione Abruzzo».
Le proposte di modifica annunciate dal leader Luciano D’Amico, che vanno ad aggiungersi ad altre presentate dalla maggioranza, andrebbero a tutelare lavoratori, territorio e sanità, cioè tutti quegli ambiti che avrebbero subito tagli ai fondi per poter far fronte al disavanzo delle quattro Aziende sanitarie regionali.
Ma l’assessore al Bilancio Mario Quaglieri, interrogato dalla stampa in occasione della presentazione della nuova infrastruttura di connettività pubblica all’Emiciclo, parla di opposizione «disorientata»: «I consiglieri di minoranza parlano di legge “omnibus”, ma queste non sono omnibus. Vogliono solo ripristinare dei capitoli tagliati in precedenza. Oggi lo facciamo, e loro inventano qualcosa di diverso. La verità è che noi stiamo rimpinguando capitoli che hanno subito tagli nel corso dell’anno per questioni già note», ha dichiarato.
In discussione ci sono, in totale, 44 emendamenti (tra maggioranza e opposizione) per un totale di quasi 20 milioni di euro per i quali si cerca il compromesso tra le parti, soprattutto per trovare una quadra sui fondi per l’agricoltura, regole per finanziare i grandi eventi, i tagli alla sanità e la richiesta di reintegro delle risorse tagliate a 24 riserve naturali regionali, come chiesto dal Patto per l’Abruzzo. E ancora, il sostegno agli allevatori dell’Ara da oltre un anno senza stipendio e il «reintegro delle somme sottratte dalla Giunta Marsilio alla Protezione civile».
«In un contesto di risorse scarse – aveva dichiarato D’Amico – la priorità deve essere data agli interventi che generano valore sociale e moltiplicano effetti positivi sul territorio. Tagliare indiscriminatamente significa compromettere la capacità di crescita e resilienza dell’Abruzzo. Il Patto per l’Abruzzo propone una visione che guarda alla sostenibilità, alla trasparenza e alla tutela dei diritti fondamentali, perché una regione che non investe su ambiente, lavoro e sanità è una regione che rinuncia al proprio futuro».
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