20 Novembre 2025 - 17:12:34
di Tommaso Cotellessa
Continuano a far discutere i cantieri lungo l’A14, che da mesi provocano ritardi e disagi a viaggiatori e pendolari. Negli ultimi giorni non sono mancati attacchi diretti al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, indicato da alcuni come uno dei responsabili dell’attuale situazione della tratta autostradale.
A prendere posizione sulle accuse è la consigliera regionale della Lega e responsabile del Dipartimento Regionale Infrastrutture e Trasporti, Carla Mannetti, che difende con decisione l’operato del Mit.
«Attribuire a Salvini responsabilità per una situazione che va avanti da più di cinque anni è una mistificazione» afferma Mannetti, sottolineando come i cantieri attuali, di natura strutturale e sistemica, non siano stati avviati dall’attuale ministro ma siano piuttosto il risultato di inadempienze gestionali protrattesi nel tempo e di scarse sollecitazioni da parte dei governi precedenti.
La consigliera ricorda inoltre che il Ministero ha imposto una forte accelerazione alle concessionarie autostradali. «Grazie a Salvini – evidenzia – si è tornati a dettare tempi certi, a controllare i cronoprogrammi e a pretendere un’assunzione di responsabilità che per troppo tempo è mancata. Oggi il Mit non si limita a registrare i disagi: interviene, pressa, pretende chiarimenti e soluzioni».
La posizione della Lega abruzzese si inserisce nel solco delle dichiarazioni dello stesso Ministro, che nei giorni scorsi si era detto «profondamente irritato» nei confronti di Aspi per «ritardi, inadempienze e manutenzioni che procedono a rilento».
Un giudizio netto, accompagnato da considerazioni destinate a incidere nel dibattito sulle infrastrutture. «È inaccettabile – ha dichiarato Salvini – che ci siano code perenni mentre le concessionarie registrano profitti dell’8% annuo e dividendi da centinaia di milioni». Il ministro ha disposto una ricognizione completa su tutti gli interventi in corso: da Genova alla A14, dall’A1 ad altre tratte critiche della rete nazionale.
Sulla stessa linea, Mannetti sostiene l’ipotesi di una revisione delle concessioni qualora le manutenzioni non dovessero avanzare e i disagi dovessero permanere. «Chi gestisce un’infrastruttura strategica deve garantire sicurezza, efficienza e continuità del servizio, non limitarsi a distribuire utili» afferma. «Gli automobilisti e gli autotrasportatori sono stanchi, e lo Stato non può più tollerare ritardi senza giustificazioni. Oggi si sta intervenendo in modo strutturale: gallerie, viadotti, barriere, ammodernamenti complessi. Ma questa volta c’è un Ministero che monitora tutto con rigore, senza accettare ulteriori rallentamenti».
«Gli abruzzesi meritano infrastrutture moderne, sicure e all’altezza del territorio» conclude Mannetti. «Salvini non è la causa dei problemi: è l’unico che sta pretendendo serietà da concessionarie abituate per anni a fare utili mentre il Paese sopportava code infinite. Oggi finalmente qualcuno impone un cambio di passo, e noi saremo al suo fianco in questa battaglia per la sicurezza e la mobilità dei cittadini».
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